Un’alta partecipazione di cittadini e professionisti del settore ha caratterizzato l’incontro pubblico di martedì scorso, in Sale delle Lupe, durante il quale il sindaco Bruno Valentini e l’assessore all’Urbanistica, Stefano Maggi, affiancati dai tecnici comunali, hanno presentato la variante di manutenzione al Regolamento urbanistico finalizzata a rispondere alle esigenze di semplificazione richieste, da tempo, dagli operatori economici e dagli ordini professionali che operano nel territorio.
La variante, elaborata all’interno dell’amministrazione e in linea con l’evoluzione del quadro normativo regionale, ha per obiettivo una serie di correzioni e adeguamenti alle norme del Regolamento urbanistico per facilitare gli interventi edilizi minori e stimolare un processo di ripresa economica sostenibile: con le modifiche proposte sarà più semplice svolgere attività di recupero, riqualificazione e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, senza consumo di nuovo suolo rispetto a quanto previsto nel Regolamento urbanistico.
Variegata la casistica che interessa, quotidianamente, i cittadini: per esempio, nel centro storico e nelle sue propaggini, sarà possibile frazionare unità abitative per realizzare due o più appartamenti fino a una media di 65 metri quadrati, mentre finora la superficie non poteva scendere sotto gli 80 metri quadrati. Analogamente, anche sul resto del territorio comunale, le soglie medie degli alloggi risultanti da frazionamenti sono state riviste tutte al ribasso. Sempre per effetto di questa semplificazione, si potranno allargare alcune abitazioni per avere una stanza o un bagno in più.
Sul fronte dei servizi, saranno più snelle le procedure per realizzare una sala per conferenze nel seminterrato di un albergo, o per ampliare gli spazi dedicati alle attività religiose, culturali o sportive.
Importanti anche le revisioni sulla disciplina del “verde” e delle trasformazioni nel territorio rurale: per quanto riguarda i “capanni” di pertinenza degli orti urbani, una volta ottenuta l’autorizzazione, non sarà più necessario ripresentare ogni tre anni la richiesta, ma l’autorizzazione rimarrà in vigore finché si coltiva l’orto. Facilitazioni e maggiore elasticità anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici o solari a terra.
In considerazione della necessità di tutelare il territorio e i suoli dal punto di vista della tenuta idraulica, geomorfologica e sismica, e di fronteggiare i rischi alluvionali, sempre più ricorrenti, sono stati rivisti anche i criteri generali di fattibilità per le opere di messa in sicurezza e di difesa del suolo, armonizzandoli con la nuova normativa regionale.
Al termine dell’illustrazione, numerose sono state le domande dei cittadini e dei tecnici intervenuti, volte a comprendere le novità che si aprono anche dal punto di vista specifico per l’attività edilizia.
La variante dovrà essere adottata e poi, dopo aver sentito le osservazioni dei cittadini, approvata dal Consiglio comunale.