di Gennaro Groppa
“Il Pd è una comunità di cui si fa parte, non è un self service dove si sta un po’, si prende quello che si vuole e poi si va via”. Lo afferma Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Partito democratico dopo le prese di posizione dei giorni scorsi. Un Pd che, tra l’altro, ha appena eletto come suo segretario comunale di Siena Alessandro Masi, ex sindaco di Sovicille per due mandati.
“A volte con i posizionamenti o con i post su Facebook si crea più confusione che altro – prosegue Guicciardini –. Va bene il dibattito, ma deve essere costruttivo, altrimenti non si va da nessuna parte e non si risolvono le cose. E ricordo a tutti che si deve sempre pensare ai risultati che vanno raggiunti. Capisco l’esigenza di visibilità di ciascuno, ma cerchiamo di pensare ai problemi reali come Renzi sta facendo a livello nazionale affrontando questioni complesse come scuola e lavoro. In questo momento il Pd nazionale sta affrontando questioni vere e problemi reali, mentre il Pd locale dà l’impressione di essere ancora avvitato sui posizionamenti. A livello nazionale il nostro segretario e premier Matteo Renzi affronta le problematiche a viso aperto ed il dibattito del partito è propositivo. A Siena invece noto che si continua con il linguaggio del rancore e con gli attacchi personali, un metodo che in passato ha portato poca fortuna. Da parte mia non c’è mai stato un atteggiamento di questo tipo, io non ho mai fatto attacchi personali”.
Guicciardini, lei quale Pd sogna?
“Ci vuole un Pd che sia la casa di tutti, dove si abbia la massima chiarezza e trasparenza e dove si sappia discutere e decidere. Chi sta con me sta con un progetto di partito che non va dietro alle ambizioni personali. E ricordo a tutti che anche a Siena dobbiamo dimostrare di essere all’altezza del 41% che il partito ha conquistato a livello nazionale alle ultime elezioni Europee. Io dico no al giochino della polverizzazione del partito”.
Lunedì ci sarà un’importante assemblea provinciale del Pd: in che clima si svolgerà e che cosa si aspetta?
“Io dico che serve uno scatto in avanti. Abbiamo già prodotto cambiamenti in tante cose. Abbiamo ridotto da otto a zero i funzionari politici del provinciale. Tutti svolgono la loro attività da volontari. La politica, specie in un momento come questo, deve essere da esempio con i fatti, non soltanto con le parole. Penso a quello che abbiamo fatto con la Provincia, dove siamo arrivati ad un voto all’unanimità e dove siamo arrivati ad eleggere tutti e sette i candidati consiglieri del Partito democratico. E dove oggi abbiamo un presidente della Provincia che è tra i più giovani di tutta Italia. Il nostro obiettivo deve essere quello di dare idee ed una prospettiva ed un futuro a questo territorio e a tutto il Paese. Io penso, ad esempio, alla sconfitta di Siena nella sfida per diventare la capitale europea della cultura. E spero che il lavoro fatto fino ad oggi sia solo l’inizio e l’occasione per una valorizzazione futura dei progetti, creando nuove opportunità di crescita e sviluppo. Penso alle infrastrutture e all’importante obiettivo raggiunto con la riapertura della tratta ferroviaria tra Siena e Grosseto. Faccio un appello affinché si lavori tutti insieme per determinati obiettivi”.
Il Pd senese ha intanto un nuovo segretario: Alessandro Masi, che ha ricevuto un’ampia maggioranza: cosa ne pensa?
“Faccio il mio in bocca al lupo ad Alessandro. E’ stato fatto un ragionamento che ha coinvolto buona parte dell’assemblea. C’è bisogno di unitarietà nel Pd. Penso che con questo spirito vada affrontata anche la prossima assemblea provinciale di lunedì, avendo in testa un progetto politico che sia basato sugli obiettivi da cogliere tutti insieme. Dobbiamo essere inclusivi e cercare nuova partecipazione. Il Pd non è un poltronificio, ma una comunità che deve pensare al lavoro che c’è da fare. A breve, a questo proposito, lanceremo una serie di incontri in tutti i circoli della provincia di Siena sui temi della scuola e del lavoro”.