“Non confondete il livello di didattica e ricerca con i problemi finanziari che adesso praticamente tutte le università italiani stanno incontrando”. Il monito è del felicissimo preside della facoltà di Giurisprudenza Roberto Guerrini, che ieri mattina ha ricevuto una splendida notizia. La facoltà che lui dirige da un anno è stata giudicata la migliore in Italia dalla classifica del Censis, pubblicata dal quotidiano La Repubblica. La notizia ha fatto velocemente il giro d’Italia.
L’ateneo senese è stato inoltre giudicato il secondo migliore nel Paese, secondo solamente a quello di Trento: “Guardi, mi stanno telefonando tutti per complimentarsi – dice il preside Roberto Guerrini – ma il merito non è certamente soltanto mio. Va anzi diviso con tantissime persone, a partire dai miei predecessori perché in un anno non si cambia tutto e anzi si prosegue nella direzione dell’ottimo lavoro che questa facoltà ha sempre fatto. Il merito è poi ovviamente anche dei docenti e degli studenti”.
Preside Guerrini, siete la migliore facoltà di Giurisprudenza in Italia: come avete fatto a raggiungere questo risultato?
“Per tutti noi questo è veramente un giorno bellissimo. Ci siamo impegnati a fondo, naturalmente non solo quest’anno. Nella scorsa classifica eravamo già terzi, il primo posto è quindi il risultato di una naturale progressione ed è stato raggiunto grazie al lavoro impostato in passato. Sono entusiasta dei punteggi che abbiamo ricevuto: 107 (su un massimo di 110, ndr) per la ricerca scientifica, 95 per la didattica, 97 per la produttività e 91 per i rapporti internazionali. La media è 97,6 con la quale siamo primi in Italia”.
Ma a suo avviso cosa vi ha permesso di essere primi?
“L’altissimo voto che abbiamo ricevuto nella ricerca scientifica si deve all’eccezionale lavoro fatto da tutti i colleghi che producono continue ed interessanti pubblicazioni. Abbiamo un corpo docenti abbastanza giovane e molto motivato. La nostra classe docente è ben distribuita ed è sempre molto disponibile e vicina agli studenti. Credo anche che la modernizzazione dei piani di studio che abbiamo realizzato quest’anno sia stato un passo importante e positivo”.
L’università di Siena nel suo complesso ha ottenuto in questa classifica il massimo dei voti per quel che riguarda le strutture: come commenta?
“Guardi solamente le strutture che abbiamo noi a Giurisprudenza: aule bellissime, luminose e spaziose; wi-fi libero, luoghi belli e confortevoli dove studiare. La biblioteca del Circolo giuridico è un unicum, una struttura veramente unica in Italia: 24 chilometri di scaffali, 500mila volumi, 2mila riviste in abbonamento e tutto è di facile accesso per gli studenti”.
Lei è preside da un anno: quali sono i punti del suo ’programma di governo’ della facoltà?
“Gliel’ho detto, io sto cercando di proseguire l’ottimo lavoro fatto dai miei predecessori e che rappresenta una tradizione di questa facoltà dell’università di Siena. Nei motivi che ci hanno portato ad essere primi in Italia voglio però ricordare anche l’apporto dato dai nostri studenti che sono di alta qualità e poi hanno dimostrato di saper cogliere ogni opportunità di miglioramento. E voglio citare anche gli amministrativi: da noi ce ne sono pochi, nonostante che i nostri iscritti rappresentino il 15 per cento del totale di ateneo, ma sono eccezionali. Guardi, il mio programma punta soprattutto alla modernizzazione e alla internazionalizzazione”.
Su quest’ultimo aspetto come è messa la sua facoltà?
“Siamo messi bene. Le cito solamente due esempi: le collaborazioni con Oxford e con la tedesca Heidelberg (è la più antica università della Germania, ndr)”.
Queste collaborazioni hanno già portato a risultati concreti?
“Certamente. C’è continua e stretta collaborazione per quanto riguarda i dottorati, ma anche scambi tra docenti e studenti. A proposito: per noi è tanto importante l’esperienza Erasmus che valutiamo molto positivamente all’interno del curriculum di uno studente. I docenti di queste università sono venuti anche nella nostra facoltà a tenere dei corsi seminariali”.
Quanto può essere importante questo primo posto di Giurisprudenza ma, più in generale, il secondo posto complessivo dell’ateneo in questa classifica?
“Può esserlo tantissimo. Questa classifica è notissima e orienta tanto anche le scelte degli studenti. Per noi comunque questo risultato è una grandissima soddisfazione”.
E i suoi prossimi obiettivi per il futuro?
“Mah, non ci si stanca mai e si pensa sempre a progettare al meglio il futuro. Dobbiamo modernizzare e creare migliori e maggiori rapporti internazionali. Dobbiamo lavorare sull’evoluzione dei dottorati. E in chiusura voglio citare la nostra scuola di specializzazione per le professioni legali: è di altissima qualità, pensi che tanti di coloro che l’hanno frequentata sono adesso stati ammessi all’orale del concorso per la magistratura”.
Gennaro Groppa