La Federazione dei lavoratori dell’agro industria FLAI CGIL di Siena e le Rappresentanze Sindacali Aziendali della Cooperativa Agricola G.I.V. e dell’azienda Cantine Melini di Poggibonsi denunciano con forza che il Gruppo Italiano Vini non intende rispettare gli accordi condivisi e sottoscritti in merito al contratto integrativo di lavoro.
“Esprimiamo una dura condanna – spiegano i rappresentanti dei lavoratori – nei confronti dell’atteggiamento arrogante e pretestuoso adottato dal Gruppo, che accampa giustificazioni dimostrando un’inadeguatezza al confronto che del resto ha contraddistinto da sempre le relazioni con la Direzione aziendale. In questo caso si tratta di un’iniziativa da parte del G.I.V. atta a disconoscere gli accordi sottoscritti dal 2008 ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi, per cui le parti si erano impegnate reciprocamente al riconoscimento di un unico integrativo diviso in due parti, una agricola ed una industriale; tutto ciò era stato ampiamente condiviso”.
“Altrettanto pretestuoso – continua la FLAI CGIL – è l’atteggiamento tenuto dalla Direzione, che per mesi, dopo la presentazione della piattaforma nazionale sulla base della quale si doveva svolgere il confronto, si è negata ed invece di convocare il tavolo ha comunicato improvvisamente che a breve saranno disponibili i dati di un’approfondita analisi di tutti i siti produttivi da cui, secondo il Gruppo, si renderà necessario operare una significativa riduzione dei costi del personale”.
“E’ un’iniziativa unilaterale che certamente non favorisce i rapporti – sottolinea Domenico Cordaro, sindacalista della FLAI Valdelsa – perché noi siamo aperti e pronti ad ogni confronto su qualsiasi questione. Ci auguriamo che la Direzione del G.I.V. possa rivedere la propria posizione e che il tutto possa essere ricondotto ad un confronto aperto sereno e civile”.
“Ricordiamo – conclude la FLAI – che tra i 479 lavoratori del Gruppo Italiano Vini, le persone impiegate a Poggibonsi sono 70: 34 nella Cooperativa Agricola G.I.V. e 36 nell’azienda Cantine Melini”.