Nuova operazione della Polizia provinciale nelle aree protette del nostro territorio. Stavolta l’azione, che si è svolta nel comune di Murlo, all’interno della Riserva Naturale Basso Merse, ha condotto alla denuncia di un bracconiere. Da circa un mese, gli agenti tenevano sotto osservazione l’area, un territorio ad alto valore ambientale e faunistico, in cui erano stati segnalati atti di bracconaggio. Durante le festività due agenti in abiti borghesi, fingendosi escursionisti, hanno percorso a piedi quella parte di Riserva in cui convergevano tutti gli indizi riguardanti le attività illecite. Dopo circa un’ora di perlustrazione è stato notato un uomo che vagava per la Riserva nel classico atteggiamento di ricerca della selvaggina.
Fermato con la scusa di chiedergli alcune informazioni per poter meglio capire cosa avesse celato dietro la giacca, gli agenti hanno intravisto un fucile e si sono qualificati come tali, procedendo immediatamente al sequestro dell’arma e delle munizioni. L’uomo, un cacciatore residente nel comune di Murlo, è stato denunciato per introduzione di armi e caccia in Riserva Naturale e in giornata di silenzio venatorio. L’azione di bracconaggio, infatti, si è svolta di martedì, giornata in cui la caccia non è consentita su tutto il territorio nazionale in base alle disposizioni della legge n.157/92.