La sfida della Capitale europea può essere la chiave per rilanciare le politiche culturali

Luigi Dallai

Luigi Dallai

Valorizzare tutti i progetti delle città che si sono candidate a Capitale Europea della Cultura per il 2019, cercando di costruire un sistema di infrastrutture culturali e turistiche di qualità nei centri urbani di medie dimensioni. E’ questo il cuore dell’emendamento al decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo, presentato da un gruppo “trasversale” di parlamentari e sottoscritto dai parlamentari senesi Susanna Cenni e Luigi Dallai.

 

 

 

“Il ‘Programma Italia 2019’ – sottolineano Cenni e Dallai – riunisce tutte le città candidate a ‘Capitale Europea della Cultura’, anche quelle non più in corsa, per valorizzare i progetti contenuti nei dossier di candidatura. Con questo emendamento al decreto legge 2426 il ‘Programma’ diverrà parte integrante per le politiche culturali del nostro Paese, puntando sulla collaborazione tra Stato, Regioni ed enti locali per assumere il patrimonio progettuale dei dossier delle città italiane candidate a Capitale europea della cultura e individua, per ciascuna delle azioni proposte, l’adeguata copertura finanziaria, anche attraverso il ricorso alle risorse previste dai programmi comunitari per il periodo 2014 – 2020”.

 

 

 

“Si tratta – concludono Cenni e Dallai – di un ulteriore passo in avanti per cogliere la grande opportunità che la sfida per diventare Capitale europea rappresenta per sostenere la ripresa economica, sociale e culturale del Paese e quindi anche della nostra città. Chi sarà scelta come Capitale europea della cultura 2019 ha la responsabilità e l’occasione di essere ‘capofila’ di una rete di città rinnovate, capaci di rappresentare in ambito internazionale il ruolo centrale che la cultura può avere come volano di sviluppo e di crescita”.