Era la prima volta di un presidente della Regione in palazzo comunale e il sindaco di Chianciano Terme, Gabriella Ferranti, ha accolto il presidente Enrico Rossi all’ingresso indossando la fascia tricolore. E’ iniziata così la riunione istituzionale con i sindaci della Valdichiana senese che hanno esposto le loro richieste e presentato le difficoltà e le esigenze di un territorio che Rossi ha definito “ricco di esperienze diverse, ma ben integrate tra loro e accompagnate da un paesaggio straordinario che rappresenta per quast’area una risorsa in più da tutelare adeguatamente”.
Tra gli aspetti sottolineati dai sindaci ci sono la questione della chiusura del tribunale di Montepulciano, la necessità di realizzare una fermata tra Firenze e Roma lungo la linea dell’alta velocità ferroviaria, il termalismo da rilanciare, la viabilità da completare, oltre agli aspetti istituzionali legati alla prevista abolizione delle Province. Su tutte il presidente Rossi ha fornito le sue risposte, dando prima la parola agli assessori alle infrastrutture e mobilità, Vincenzo Ceccarelli e alla presidenza, Vittorio Bugli, presenti anch’essi all’incontro.
Ceccarelli ha promesso di affrontare insieme alla Società Autostrade la questione del casello da realizzare a Montepulciano, di compiere una verifica rispetto alla classificazione delle strade che necessiterebbero di interventi, visto che qualche possibilità di intervento esiste soltanto sulle strade regionali.
L’assessore Bugli ha messo in calendario una riunione a tempi brevi con i sindaci per affrontare in quella sede le questioni istituzionali.
Il presidente Rossi ha elogiato gli amministratori locali perché rappresentano una realtà unita e hanno presentato un quadro d’insieme che permette di stilare una lista di priorità per la Valdichiana.
Vediamo quali sono.
Fermata Alta Velocità. “Serve – ha detto – una grande alleanza con l’Umbria che ci permetta di lavorare alla sua realizzazione in un tavolo di carattere nazionale anche sulla base del progetto presentato dal Comune di Chiusi”.
Ospedale di Nottola. “Vi dò l’assoluta garanzia – ha precisato – che per ciò che riguarda il presidio di Nottola non ci saranno né chiusure né processi di pesante razionalizzazione, ma che lavoreremo invece secondo un progetto di rete tra ospedali”.
Assetti istituzionali. “Forse la proposta che avevo avanzato di tre grandi macroaree in Toscana non era campata in aria e poteva trovare migliore accoglienza. Adesso non è più realizzabile e occorre pensare ad una riforma che preveda uno Stato centrale che funzioni, un Senato delle Regioni e delle Autonomie locali capace di portare i territori dentro lo Stato, e la presenza delle Regioni non come piccoli Stati ma enti che devono poter amministrare direttamente su alcune materie e non limitarsi soltanto a programmare”.
Tribunale di Montepulciano. “Non posso promettere nulla, ma ne parlerò sicuramente al ministro della Giustizia per capire quali margini ci sono. A lei riporterò le buone ragioni e i numeri esposti qui oggi dal sindaco”.
Termalismo. “Nel nuovo Piano sanitario regionale lo consideriamo una risorsa. Superata l’idea che debba essere esclusivamente fitness, credo sia possibile introdurre il concetto che le cure termali possono in alcuni casi essere sostitutive di quelle mediche, portare ad una riduzione dell’uso dei farmaci e quindi venire agevolate perché a saldo economico zero. Possiamo ripartire poi dal progetto redatto insieme all’Università di Pittsburg”.
Le Terme e il Monte dei Paschi. “Il MPS rappresenta un terzo dell’economia toscana e io ringrazio in modo speciale l’amministratore delegato Viola che si è impegnato a trovare una soluzione positiva per le Terme attraverso un progetto convincente. Ma né la Regione né il Monte sono più in grado di sopportare i bilanci in rosso nelle terme toscane. Occorre quindi puntare all’equilibrio finanziario, ammodernare gli alberghi, guardare avanti e puntare ad una maggiore efficienza”.