<<Riguardo a Isola d’Arbia, va chiarito che la situazione attuale è proprio quella che presenta la possibilità di attrarre esercizi commerciali da altre zone del Comune. La recente sentenza della Corte costituzionale, infatti, ha in parte abrogato la legge regionale sul commercio, che prevedeva distanze minime fra le medie strutture di vendita (quelle fino a 1.500 mq.). In queste condizioni, a Isola d’Arbia potrebbero collocarsi 7-8 medie strutture, senza necessità di autorizzazione. La richiesta avanzata dai privati proprietari dei capannoni in disuso va invece in direzione di una grande struttura di vendita (oltre i 1.500 mq.).
Sul procedimento in atto, va spiegato che si è soltanto tenuta in via preventiva la Conferenza dei servizi, composta da diversi enti territoriali tra cui la Regione Toscana, la Provincia di Siena e 11 Comuni dell’area. Enti che non intendono fare scelte urbanistiche senza considerare i legittimi interessi delle realtà commerciali cittadine esistenti. Le elaborazioni della Conferenza saranno prese in esame e la nuova destinazione dell’area sarà eventualmente recepita in una variante al Regolamento urbanistico che – come sempre in questi casi – dovrà passare dalla discussione, adozione e approvazione del Consiglio Comunale, un procedimento lungo. Naturalmente prima di qualsiasi passaggio in Consiglio Comunale verrà aperto un percorso di confronto con associazioni di categoria, commercianti e consumatori .
E’ volontà dell’Amministrazione, comunque, non tenere ingessato il territorio, ma riqualificarlo dal punto di vista urbanistico e ambientale, soprattutto attraverso interventi di recupero di volumi degradati come quelli in oggetto. Questo tipo di operazioni può generare, infatti, ricadute economiche e occupazionali di segno positivo. Cioè una grande struttura di vendita può attrarre a Siena clienti, non soltanto Senesi, ma anche di tutta la parte sud della Toscana.
La nuova destinazione è in ogni caso legata al cambiamento già programmato della viabilità nella zona, che è già migliorata con la bretella Isola-Renaccio, e in seguito sarà caratterizzata dalla nuova strada Cassia di collegamento con le arterie Firenze-Grosseto e Siena-Bettolle. A Isola c’è persino la stazione ferroviaria chiusa al servizio passeggeri di Siena Zona Industriale, il cui nome richiama il progetto iniziale, che purtroppo è fallito per il generale ridimensionamento manifatturiero che ha caratterizzato tutta Italia.
In ogni caso, già il sindaco Bruno Valentini, in più occasioni, ha espresso la volontà di confrontarsi con le associazioni di categoria e gli operatori interessati, nonché di coinvolgere pienamente il Consiglio seguendo tutte le procedure previste per legge, al fine di individuare le migliori ipotesi di recupero dell’area >>.