LAURA VIGNI SULLE NOMINE IN FONDAZIONE: VALENTINI HA SEGUITO GLI STESSI CRITERI DI SEMPRE, A PRESCINDERE DALLE COMPETENZE

Laura Vigni

Mi aggiungo anche io alle numerose espressioni di delusione e irritazione dopo la nomina da parte del Sindaco Valentini dei 4 membri della Deputazione Generale della Fondazione di spettanza comunale.
Siamo sempre all’insegna della spartizione secondo i criteri del manuale Cencelli, ispirati solo all’appartenenza politica e non alle specifiche competenze.
Insieme ai colleghi consiglieri comunali Aurigi, Pinassi e Tucci avevamo presentato la candidatura di una persona specchiata, senza nessuna targa politica, di grande esperienza bancaria e coraggio civile – tutte doti indispensabili in questa fase; ma non è stata accettata. Così come sono state esclusi altri candidati con simili caratteristiche positive, ma evidentemente non sponsorizzati da partiti e gruppi politici più forti di noi.
Le dichiarazioni di Mancini sull’ingerenza dei partiti nelle nomine – pubblicate in questi giorni da tutti i giornali – non meravigliano noi senesi, che già lo sapevamo, ma dovrebbero spingere la comunità locale a dimostrare con fatti concreti di voler cambiare strada. Eppure siamo sempre qui e comandano i soliti noti.
Vorrei chiedere a Valentini – come si era impegnato a fare nel documento sugli indirizzi per le nomine approvato dal Consiglio Comunale – che spieghi le ragioni tecniche delle sue scelte e delle sue esclusioni, perché finora ha dato solo motivazioni generiche.


Stiamo adesso a vedere quale Deputazione Amministratrice e quale Presidente verranno eletti: se si continua su questa linea sarà veramente la fine della nostra Fondazione. Se non ci saranno soggetti veramente competenti e interessati al bene della città, questa Deputazione sarà l’esecutore testamentario della Fondazione.
E, senza polemica, vorrei dire a quegli elettori che sinceramente speravano che Valentini fosse un sindaco rinnovatore, che ancora una volta hanno fatto male a fidarsi del PD.

Laura Vigni