Macchietti: “La riduzione di nuovo territorio prevista dal Ptcp si concretizzi negli strumenti urbanistici dei Comuni”

“Far diventare la provincia di Siena un laboratorio della sostenibilità del territorio, riducendo drasticamente il consumo di suolo, impegnandosi per il recupero degli spazi esistenti e tutelando le risorse idrogeologiche. E’ questa la direzione di marcia tracciata dal Piano territoriale di coordinamento provinciale al quale tutti gli strumenti urbanistici dei Comuni dovranno attenersi. In particolare, il nostro obiettivo è quello di lavorare affinché l’adozione degli indirizzi contenuti nel Ptcp diventi effettiva e si traduca in reali previsioni urbanistiche da parte dei Comuni”. E’ quanto afferma l’assessore alla pianificazione territoriale, Marco Macchietti commentando la proroga al 31 dicembre 2013 dei termini entro i quali i Comuni dovranno rivedere i propri strumenti urbanistici, nel rispetto delle linee di indirizzo contenute nel Ptcp.

 

“Il Ptcp – aggiunge Macchietti – punta, in primo luogo, a tutelare e a valorizzare l’ambiente e il paesaggio, due risorse importanti, da sempre, per la provincia di Siena sotto il profilo economico e della competitività. Nel corso degli anni è stata innalzata, in termini generali, la qualità progettuale sul nostro territorio al fine di tutelare le sue eccellenze, a partire dal paesaggio. Purtroppo, alcune aree sono state caratterizzate da un eccesso di edificazione che, in alcuni casi, ha aumentato i costi per le erogazioni dei servizi e ridotto l’efficienza delle infrastrutture esistenti, sovraccaricando strade importanti e incidendo negativamente sulla qualità della vita dei cittadini”.

 

“Con il Ptcp – continua Macchietti – vogliamo cercare di intervenire anche su questo aspetto, favorendo un minore consumo del territorio e un maggiore recupero dei volumi esistenti, attraverso una strategia di area vasta e condivisa che fissa importanti limiti all’uso delle risorse naturali. Al tempo stesso, vogliamo dare risposte concrete alla necessità di aumentare la capacità attrattiva del nostro territorio, perché potenzi la sua competitività nei diversi settori produttivi e possa guardare al futuro”.