“Missione compiuta”. Così il presidente della Fondazione Mps, Antonella Mansi, ha commentato a Mf-DowJones l’ultima operazione di riduzione della quota della banca senese e la contestuale costituzione di un patto di sindacato, relativo al 9% di B.Mps, che la lega a Fintech e Btg.
Un pò di dispiacere visto che le quotazioni a quasi 0,28 euro sono superiori al prezzo di cessione? “No – dice la Mansi- sapevamo che una volta liberata la banca il prezzo in Borsa avrebbe cominciato a salire, e così è stato, non siamo sorpresi”. Riguardo ai partner scelti per il patto di sindacato “con l’aiuto di Lazard abbiamo girato il mondo, poi Fintech e Btg si sono fatti avanti. Con loro abbiamo realizzato un patto di sindacato serio con precisi accordi di governance. Ecco, il patto di sindacato è stato quello che considero il capolavoro di tutta l’operazione. Mi avevano chiesto azionisti stabili, mi sono presa il lusso di portarli”.