Mario Boni si dice sicuro: “Se dovessi scommettere un euro sul nome della squadra che vincerà la prossima Eurolega sarei diviso se giocarlo su due formazioni: Siena o Milano”. Da italianista convinto qual è (Boni non nasconde di tifare per tutte le squadre italiane in ogni competizione continentale), l’ex giocatore azzurro mette da parte la scaramanzia e fa un pronostico veramente clamoroso. Ma, come vuole successivamente sottolineare, quest’anno ha buoni motivi per credere e sperare che alla fine tutto si concluda proprio in questo modo nel prossimo maggio in Turchia.
Boni, credi che queste due italiane abbiano davvero buone probabilità?
“Beh, hanno fatto un grande mercato. Quest’anno le vedo veramente forti anche a livello europeo”.
Ma vedi addirittura Siena e Milano davanti alle corazzate Barcellona e Panathinaikos?
“Fino a questo momento sì, mi ispirano una maggiore fiducia”.
Un commento sul mercato della Mens Sana.
“Siena ha preso dove aveva bisogno. Io conoscevo Summers, l’ho visto giocare più di una volta. E’ un buonissimo giocatore”.
Scommetti anche su di lui? Farà bene in Italia?
“Credo proprio di sì. Quando l’ho visto giocare negli States mi ha colpito, mi è piaciuto da subito e credo che farà veramente bene. Ha grande forza fisica, ha una taglia maggiore rispetto a Malik Hairston e credo che possa essere un fattore importante sia per il campionato italiano che per l’Eurolega”.
E poi ritorna David Andersen…
“Ecco, appunto. Lui lo conosciamo tutti, è un vero campione e in Europa ha sempre fatto la differenza. Ma ve lo immaginate un quintetto con lui e Lavrinovic insieme?”.
Li vedi sul parquet anche contemporaneamente?
“Certo. Sono due lunghi versatili e con grandissime qualità tecniche. Sono due campioni”.
E il mercato di Milano?
“Quest’anno è stato davvero eccellente. Milano ha fatto una squadra clamorosa con i vari Fotsis, Bouroussis, Nicholas. Sarà la vera antagonista di Siena in Italia ma, lo ripeto, io credo anche in Europa”.
Una Final Four con due italiane?
“Chi lo sa… Però sarebbe meraviglioso”.
E le altre italiane?
“Cantù si è mossa bene ed in modo intelligente sul mercato. Rispetto a Siena e Milano è uno o due gradini indietro, ma i campionati e le stagioni si giocano sul campo, non guardando i giocatori o leggendone i nomi. E anche a Cantù sanno lavorare davvero bene”.
Gennaro Groppa