Microcredito di solidarietà vicino al territorio

Sempre più famiglie ricorrono a richieste di piccoli prestiti per far fronte alle spese per beni e servizi di prima necessità. È quanto emerge dall’analisi dei dati del 2012, presentati oggi a Siena, presso l’Auditorium BMps di Viale Mazzini, da Microcredito di Solidarietà, società partecipata al 40% da Banca Monte dei Paschi di Siena e finalizzata a contrastare la povertà e il disagio sociale e favorire il raggiungimento dell’inclusione bancaria per i soggetti che ne sono esclusi. La società chiude il 2012 con un utile netto di 9.401 euro, con ricavi pari a 78.840 euro, grazie al supporto dato dai numerosi volontari (quasi tutti ex dipendenti bancari in pensione, impegnati sia presso i 44 centri di ascolto dislocati nel territorio, sia presso la sede centrale), dai consiglieri di amministrazione e dai sindaci revisori (che operano entrambi in maniera gratuita), nonché dal principale azionista Banca Mps che mette a disposizione locali, supporti tecnici e personale.

A fronte di una flessione del 6,8% delle richieste totali avanzate nel corso del 2012 rispetto all’anno precedente, viene confermata la prevalenza di connazionali che si sono rivolti ai centri di ascolto della società, rovesciando così il rapporto tra immigrati e cittadini italiani, registrato nei primi anni di vita del Microcredito, a conferma del difficile momento che sta attraversando il nostro Paese. Nel 2012 sono state accolte 210 richieste di prestiti su 370 presentate, per un totale di 624.400 euro a favore delle fasce più deboli della popolazione. Di questi, 373.500 euro sono stati erogati a 121 privati o famiglie di nazionalità italiana (su 221 domande presentate, contro le 213 del 2011), mentre 250.900 euro sono andati a 89 soggetti stranieri (su un totale di 149 richieste, in diminuzione rispetto alle 186 del 2011).

 

<<In un momento di particolare crisi economica come quello attuale – ha spiegato Mario Marzucchi, Presidente di Microcredito di Solidarietà – la possibilità di accesso al credito diventa questione urgente e fondamentale. Proprio in questo contesto diventa ancora più importante il forte ruolo sociale svolto dalla nostra società a favore di quelle famiglie che magari avrebbero la necessità di disporre anche solo di poche migliaia di euro per far fronte al pagamento della scadenza di una rata di mutuo per la casa o per il pagamento di qualche bolletta arretrata dell’energia elettrica o del gas per il riscaldamento. Famiglie “non bancabili”, che cioè non sono in grado di offrire garanzie alle banche in caso di richiesta anche di prestiti di piccolissima entità, ma che possono però dimostrare di poter assolvere, se adeguatamente accompagnate, l’impegno di restituzione se aiutate a superare il momento di difficoltà>>.

 

Dai dati non emergono sostanziali differenze tra maschi e femmine, segno che la crisi ha pesantemente colpito i nuclei familiari nel loro complesso. Infatti, se da una parte le donne che hanno ottenuto prestiti da Microcredito sono state 99, gli uomini le superano solo per poche unità, per un totale di 111 soggetti.

Nel 2012 sono inoltre aumentate le richieste da parte di soggetti under 30 (14,1% nel 2010, 14,6% nel 2011 e 15,6% nel 2012) per le forti difficoltà dei più giovani nel trovare lavoro. In costante aumento anche gli over 55 (16,3% nel 2010, 20,3% nel 2011 e 20,5% nel 2012), a causa di licenziamenti e cassa integrazione con ridottissime possibilità di una nuova occupazione.

Nello specifico, guardando allo spaccato della provincia di Siena e dell’Amiata Grossetano, le analisi mettono in luce 159 prestiti erogati nel corso del 2012, per un importo totale di 511.000 euro. Nei sei anni dall’inizio dell’attività sono stati ben 873 i finanziamenti concessi sul territorio per complessivi 3.196.000 euro (un valore pari all’80% circa dell’importo totale). Ai residenti nella provincia di Arezzo, nello scorso anno, sono stati concessi 84.900 euro, su 116.900 richiesti, a sostegno di 28 nuclei familiari, mentre nel territorio di Massa Carrara 8 cittadini hanno potuto usufruire dei finanziamenti di Microcredito di Solidarietà, per un totale di 28.500 euro a fronte di 49.700 richiesti. Vista la difficile situazione nazionale e locale, l’indebitamento diventa quindi per molti l’unica via di uscita per poter pagare gli affitti arretrati, le utenze, il necessario per gli studi dei figli, per acquistare un’auto usata o avviare una piccola attività imprenditoriale. La finalità dei prestiti richiesti è mirata, infatti, per la maggior parte, a rispondere ad esigenze abitative e a fare fronte alle necessità quotidiane, accresciute anche da una sempre maggiore incertezza nel mondo del lavoro con licenziamenti, cassa integrazione e contratti sempre più a breve periodo.

 

Il Microcredito di Solidarietà è stato fondato a Siena nel 2006 grazie ad una lungimirante intuizione di finanza etica da parte di Banca Monte dei Paschi di Siena, Comune e Amministrazione Provinciale di Siena, Diocesi di Siena e Montepulciano, altri comuni della provincia, le associazioni di volontariato e con il supporto indiretto della Fondazione Mps, per far fronte a necessità finanziarie di privati e famiglie che trovano difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario ed aiutare così a superare difficoltà economiche temporanee o avviare una nuova attività imprenditoriale. La società opera presso locali messi a disposizione da Banca Mps nella sede di Siena e presso le associazioni di volontariato nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto e Massa Carrara, con l’aiuto di numerosi volontari (compresi i consiglieri ed i sindaci revisori) e personale distaccato dalla Banca stessa.