“Fondo Minibond Pmi Italia”. È questo il nome dell’innovativo strumento per le pmi presentato oggi a Roma da Fabrizio Viola, amministratore delegato di Banca Monte dei Paschi di Siena, Vincenzo Boccia, vice presidente di Confindustria e presidente Piccola Industria, Angelo Camilli vice presidente di Unindustria con delega al credito e presidente Piccola Industria di Unindustria e Andrea de Vido, amministratore delegato di Finanziaria Internazionale. Il fondo, novità assoluta nel panorama bancario italiano, costituisce una valida fonte di finanziamento alternativa per le pmi non quotate e un’opportunità per migliorare la loro liquidità per crescere e operare al meglio sul mercato.
Ad illustrare il Fondo che investe in MiniBond e le sue caratteristiche erano presenti anche Carmine Mancini, vicedirettore generale Mps Capital Services e Gabriele Gori, responsabile area corporate di Banca Monte dei Paschi di Siena.
“Senza adeguate disponibilità finanziarie le piccole e medie imprese italiane non potrebbero dare seguito ai progetti di crescita e rafforzamento sul mercato – osserva Fabrizio Viola, amministratore delegato di BMps -. Tali risorse sono oggi reperibili con uno strumento nuovo, i minibond, soluzione che Banca Monte dei Paschi di Siena ha individuato per prima tra le banche italiane. I minibond rispondono all’esigenza di diversificazione delle fonti di finanziamento aziendale e consentono alle pmi di raggiungere un miglior equilibrio nella liquidità. Il Fondo di minibond è una delle migliori occasioni che banche e imprese hanno per costruire, insieme, le opportunità per un futuro più sostenibile e proficuo”.
“Le criticità che le imprese stanno attraversando nell’accesso al credito impongono il massimo impegno da parte di tutti nel promuovere anche fonti di finanziamento alternative – afferma Vincenzo Boccia, vice presidente di Confindustria e presidente della Piccola Industria – ed è con questo intento che abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa di MPS. Abbiamo riscontrato forte interesse per questi strumenti sia da parte dell’ imprese che del mondo della finanza. L’obiettivo degli operatori deve essere ora quello di far crescere il mercato dei titoli emessi dalle PMI. In questo modo – conclude Boccia – le imprese potranno rendere più solida la loro struttura finanziaria e saranno in grado di rientrare con più facilità nel mercato del credito, che ci auguriamo torni presto alla normalità grazie anche agli interventi recentemente adottati dalla BCE.”
Unindustria – dichiara Angelo Camilli vice presidente di Unindustria con delega al credito e presidente Piccola Industria di Unindustria – ha sempre dato molto risalto al tema del credito e della finanza potenziando l’attività di rappresentanza e di servizio dell’Associazione in questi ambiti. Ciò in considerazione del carattere trasversale di questi temi e della crescente valenza strategica della dimensione finanziaria nella vita delle aziende. Nello scenario attuale è necessario indirizzarsi verso linee di intervento che possano rappresentare una valida alternativa al credito bancario e che siano funzionali al rafforzamento patrimoniale delle imprese. In tal senso bisogna cercare di superare i tradizionali limiti di accesso delle aziende ai mercati del private equity, azionario e obbligazionario ed orientarsi verso strumenti innovativi, soprattutto per le imprese di minori dimensioni, quale ad esempio quello dei minibond. Il mio auspicio – conclude Camilli – è che il Fondo Minibond Pmi Italia possa ricevere dal mercato dei positivi segnali di interesse in un’ottica di rafforzamento del sistema produttivo e di conseguente rilancio della crescita del territorio.”
“Il Fondo MiniBond PMI Italia risponde in maniera tempestiva e concreta a due esigenze che il nostro sistema economico esprime con forza – aggiunge Andrea de Vido, Amministratore Delegato di Finanziaria Internazionale – quella del tessuto imprenditoriale italiano, ricco di eccellenze ma bisognoso di trovare forme rapide ed efficaci di finanziamento per lo sviluppo, e quella degli investitori istituzionali, dai grandi fondi pensione ai family office, sempre alla ricerca di nuove forme di investimento che possano permettere di diversificare il proprio portafoglio mantenendo buone performance in termini di rendimento”.
I soggetti – Banca Monte dei Paschi di Siena, con la collaborazione di Finanziaria Internazionale e di Confindustria, ha deciso di cogliere le opportunità tracciate dal nuovo quadro normativo introdotto dalla legge 134 del 2012, che ha posto le basi per l’emissione, da parte delle imprese non quotate, di titoli di debito, obbligazioni (i cosiddetti Minibond) e cambiali finanziarie. Il Fondo Minibond è un fondo di tipo chiuso e riservato ad investitori qualificati e investirà in strumenti di debito, prevalentemente minibond emessi da Pmi residenti in Italia, ed avrà durata massima di 7 anni, con dimensioni inizialmente comprese tra i 100 e i 150 milioni di euro. Il fondo, promosso da Banca Monte dei Paschi di Siena, sarà gestito da Finanziaria Internazionale Investment Sgr e il collocamento sarà curato da entrambe le società. Si tratta di un’operazione di sistema che favorisce in sostanza la destinazione del risparmio italiano a sostegno delle attività produttive sul territorio nazionale, anche grazie a Confindustria che, come rappresentante delle imprese associate, sarà partner determinante nella promozione dell’iniziativa. In questo quadro, Mps Capital Services banca per le imprese ricoprirà il ruolo di advisor delle imprese emittenti, accompagnandole nell’attività necessaria per l’accesso al Fondo.
Gli obiettivi – Il progetto arricchisce quindi l’offerta delle forme di finanziamento alternative al credito bancario in favore di una disintermediazione “intelligente”. Grazie a questa iniziativa, la prima in Italia a carattere nazionale dedicata alle Pmi, BMps rafforza il proprio ruolo di banca di riferimento proponendo un servizio ad alto valore aggiunto. La Banca fornisce assistenza al cliente in tutte le fasi, dall’emissione del titolo al suo collocamento, fino al reperimento dell’interesse da parte di investitori professionali, con disponibilità elevate di liquidità e orizzonti d’investimento di medio lungo periodo, per i quali l’introduzione dei Minibond costituirà una possibilità ulteriore per ampliare la propria gamma di investimenti e diversificare i propri rischi finanziari. Il Fondo consente infine alle imprese di migliorare i profili di rischio/rendimento attraverso un’adeguata diversificazione, facilitando la capacità di accesso all’ampia rete di potenziali futuri investitori domestici e internazionali che potranno essere reperiti da BMps e Finint.
Il road-show – La tappa romana, rientra nel ciclo di incontri con aziende ed investitori che i soggetti promotori stanno svolgendo in queste settimane nelle principali città italiane, un’occasione di confronto con PMI ed emittenti che intendono utilizzare uno strumento innovativo nel panorama finanziario italiano.