‘Si sono concluse le perquisizioni” nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Siena sull’acquisizione di Banca Antonveneta da parte di Mps. ”Anche l’acquisizione dei documenti cartacei è terminata”. Lo ha riferito il colonnello Gianpaolo Mazza, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Siena. ”Restano solo piccoli dettagli da verificare”. Ora le carte acquisite, raccolte in una decine di scatole, sono partite alla volta di Roma dove saranno analizzate dal Nucleo valutario della Gdf.“Garantisco massima collaborazione, cooperazione e trasparenza” sull’indagine della magistratura, ha detto da canto suo il neopresidente della banca, Alessandro Profumo, auspicando che l’inchiesta possa chiudersi “nel più breve tempo possibile”. Per Profumo “tutte le indagini devono essere rispettate. La nostra preoccupazione è per i nostri 31 mila dipendenti. Qui c’è un forte senso di appartenenza. Questa indagine non ritarderà anzi accelererà nostro lavoro, perché vogliamo dare contezza che Mps è una grande banca”.
“Stiamo lavorando intensamente sul piano industriale che verrà presentato a fine giugno, rendendendolo coerente anche alla finalizzazione del piano Eba”, a spiegato invece Fabrizio Viola, nuovo amministratore delegato di Mps, nel corso della conferenza stampa assicurando che la vicenda “non mette assolutamente in dubbio il rapporto con i nostri clienti e la solidità della banca”. Quanto all’inchiesta, “assicuro il mio personale impegno che tutta la struttura è a disposizione degli inquirenti perché facciano al meglio il loro lavoro, affinché emerga la verità e la banca esca da questa situazione contingente”.
Viola ha anche espresso stupore per il fatto che si stia mettendo in discussione il prestito Fresh 2008 da un miliardo che è servito alla banca per finanziare parte dell’acquisizione da 10 miliardi di Antonveneta.
“Sul Fresh, le strutture competenti della banca hanno fatto una valutazione che conforta nella sua computabilità [nel capitale core della banca, cioè come Core Tier1]. E questo fresh è del 2008. Personalmente faccio fatica a capire come una operazione del 2008 possa essere messa in discussione”, ha detto Viola.
Tornando all’indagine giudiziaria, il colonnello Mazza ha anche spiegato che ”riguarda solo l’acquisizione di Banca Antonveneta, come presunta operazione anomala. Si tratta di un’indagine a 360 gradi, un’indagine complessa, perché si deve verificare se l’acquisizione ha portato tutti gli altri effetti che si sono verificati sul mercato”. Al momento gli indagati restano quattro, ma nessuna conferma né dagli investigatori né dalla Procura di Siena, arriva sui nomi.
Parlando questa mattina con i giornalisti il colonnello ha inoltre annunciato che ”si sta valutando anche l’ipotesi che Banca Mps possa essere stata danneggiata”. ”Tra le piste investigative c’è anche quella -ha aggiunto- che Mps possa essere vittima. Nessuno vuole affossare la Banca. Qualcuno potrebbe averla danneggiata, ma ci sta anche che le procedure siano tutte corrette. L’indagine è a 360 gradi e punta ad accertare tutto”.