“Si aprono oggi formalmente i cinquanta giorni previsti dalla procedura entro i quali trovare un accordo altrimenti ognuna delle parti dovrà muoversi tenendo conto che quelle azioni di risparmio sul costo del lavoro andranno portate avanti”. Lo ha detto Ilaria Dalla Riva, responsabile risorse umane di Banca Mps al termine dell’incontro con i sindacati per l’analisi del piano industriale 2012-2015 che è stato aggiornato a lunedì prossimo sospendendo, di fatto, lo sciopero indetto dalle sigle sindacali (Dircredito, Fabi, Fiba Cisl, Fisac Cgil, Ugl, Uilca).
“Siamo soddisfatti per questi due giorni di confronto – ha aggiunto Dalla Riva – perché da entrambe le parti c’è stato un apporto costruttivo e responsabile nei confronti del piano industriale che è fondamentale per rilanciare la Banca. La nostra proposta di esternalizzare ci era sembrata la migliore – ha concluso – ma visto che le organizzazioni sindacali si sono dette pronte ad avanzare controproposte, preferisco aspettare per capire cosa hanno in mente nella speranza che si tratti di proposte concrete. Nelle prossime due settimane il tavolo tecnico lavorerà in maniera accelerata”. Di “cauto ottimismo” parlano invece i sindacati che apprezzano i segnali di “apertura e modifica profonda dell’atteggiamento della controparte – come ha detto Carlo Magni segretario Uilca – rispetto all’atteggiamento tenuto fino ad ora”. Gli stessi sindacati però non si dicono pienamente soddisfatti perché “non sappiamo in che direzione l’azienda intende realmente orientare il confronto. La finalità è adesso quella di arrivare al tavolo tecnico per individuare soluzioni condivise che, fermi rimanendo gli obiettivi del piano industriale, consentano di trovare alternative alle esternalizzazioni. Le nostre proposte avranno attinenza con i costi complessivi perché è necessario incidere non solo su quelli del personale”.