Proseguirà a Siena il processo con rito immediato sulla ristrutturazione di Alexandria: il Tribunale di Siena ha infatti respinto tutte le eccezioni delle difese. L’ordinanza è stata letta dal presidente del collegio Leonardo Grassi dopo cinque ore di camera di consiglio. Nel dettaglio, la difesa dell’ex capo dell’area finanza di Mps Gianluca Baldassari aveva chiesto la nullità del giudizio immediato e del decreto di giudizio immediato, perché l’imputato, a loro dire, non sarebbe stato sentito sui fatti e non avrebbe avuto accesso a degli atti. Entrambe le eccezioni sono state respinte perché i diritti di difesa sono stati garantiti. Tutte le difese, anche quelle dell’ex presidente Giuseppe Mussari e dell’ex dg Antonio Vigni, avevano chiesto la nullità del processo per la “indeterminatezza del capo d’imputazione” che però per i giudici è “sufficientemente determinato”. Per quanto riguarda la presunta incompetenza territoriale del Tribunale di Siena, ipotizzata dall’avvocato di Mussari Tullio Padovani, per i giudici l’eventuale reato di ostacolo all’autorità di vigilanza “certamente si è verificato a Siena” e non a Roma come ipotizzato dal legale. Il processo riprenderà ora il 23 ottobre.