Siena, per la sua unicità, può vantare un’immagine internazionale di città d’arte e della cultura che la colloca tre le realtà più amate in Italia e all’estero. Il turismo porta Siena circa 1 milione di turisti all’anno, collocandosi come uno dei settori più rilevanti e strategici dal punto vista economico e occupazionale. E’ proprio questa vocazione di destinazione turistica di qualità che va tutelata e proiettata nel futuro, facendoci carico delle preoccupazioni sollevate da operatori e associazioni di categoria e affrontando i problemi pragmatismo.
Partiamo dagli ultimi dati. Le rilevazioni, effettuate dalla Provincia di Siena sugli arrivi del maggio 2012, ci dicono che Siena, rispetto al 2011, registra un lieve aumento di arrivi pari allo 0,40 per cento e un lieve calo di presenze (0,13%). Nel settore alberghiero si rileva una sostanziale tenuta degli arrivi e una tendenza positiva nelle presenze nazionali (+6,64%) e straniere (+5,21%). Nel settore extra alberghiero è positivo il dato sugli arrivi degli italiani (+14,72%), mentre si registra un sensibile calo dei turisti stranieri, sia in termini di arrivi (-13,05%) che di presenze (-24%). Si tratta, come è evidente, di dati non soddisfacenti sui quali dobbiamo riflettere, individuando nel breve periodo risposte e correttivi, ma che vanno, comunque, valutati in un trend generale negativo per il Bel Paese. Secondo il Centro Studi FIPE, infatti, tra il 2008 e il 2012, il numero di italiani che viaggiano è crollato a -38 per cento e il 2012 sarà l’annus horribilis.
In questi undici mesi di governo, troppo pochi per concretizzare idee e progetti, il Comune di Siena, in stretta collaborazione con le altre istituzioni, gli operatori e le associazioni di categoria, ha lavorato per legare insieme attrattività, accoglienza, vivacità culturale e sociale in un’offerta territoriale complessiva, puntando a far crescere qualità e numeri. E’ da lì che dobbiamo ripartire, riaprendo un confronto serrato con gli operatori e facendoci supportare da esperti del settore che ci aiutino a creare un piano di marketing e promozione su “Siena, destinazione turistica di qualità nazionale e internazionale”. Oltre a questo, un’altra strada da percorrere è quella di creare, durante tutto l’anno, più momenti di attrattività per la città e nuove opportunità di presenza, legate ad eventi di grande richiamo. Il concerto di Patti Smith del 31 agosto, il lavoro sulla crescita del “Natale a Siena”, promossi dalla passata amministrazione vanno in questa direzione, così come andavano in questa direzione le mostre di Jannis Kounellis; della fotografa Paola De Pietri; quella sul quarantennale della morte di Giuliano Briganti e una mostra di arte antica, pianificate dall’assessore alla cultura, Lucia Cresti della passata Giunta e bloccate dall’interruzione del mandato.
Trattenere i turisti del “mordi e fuggi” valorizzando le nostre eccellenze Al contempo, però, dobbiamo essere in grado di trattenere in città anche quei turisti, oggi definiti “mordi e fuggi”, che “transitano” a Siena rimanendovi solo per poche ore. In questo senso, l’attività diffusa in tutto l’anno aiuta e merita, a mio parere, di andare avanti nella direzione intrapresa nei mesi scorsi, con la valorizzazione di particolari filoni turistici: quello del cicloturismo; del trekking urbano e dell’enogastronomia. Un percorso avviato, insieme alla Provincia, che punta a valorizzare particolari categorie di turisti per implementare e radicare, nel tempo, un flusso turistico di qualità, più lento e disponibile ad apprezzare le bellezze di Siena. In attesa di notizie più definite sul futuro della Provincia di Siena e sulle sue funzioni, dobbiamo assolutamente superare l’impasse dovuto alla soppressione delle APT e alla contemporanea assegnazione delle competenze di promozione turistica a Toscana Promozione, agenzia di promozione unica regionale, con la quale ancora non sono stati definiti soddisfacenti livelli di collaborazione.
Migliorare le infrastrutture e i collegamenti Tutto questo deve procedere, di pari passo, con lo sviluppo delle infrastrutture e il miglioramento dei collegamenti con la città. In questo senso esprimo la mia preoccupazione per la situazione dell’Aeroporto di Ampugnano che sta vivendo una fase delicata e decisiva per il suo futuro. C’è bisogno di impegni a lungo termine da portare avanti, fin da subito. In questo senso il luogo ideale per raccogliere, elaborare e, infine, realizzare proposte concrete è quell’Osservatorio del turismo che avevamo creato con la giunta guidata da Franco Ceccuzzi come luogo operativo e con tante professionalità. Un luogo dove confrontarsi anche su temi molto discussi come quello della tassa di soggiorno. Oggi, dopo un dibattito acceso, possiamo dire, che alla luce delle decisioni che si sono succedete nelle ultime settimane questa tassa era indispensabile, così come resto convinto che le risorse ottenute debbano essere destinate alla promozione e all’accoglienza turistica.
Siamo in una fase difficile, ma questo non ci deve scoraggiare. Al contrario dobbiamo partire dalle tante eccellenze e professionalità presenti nella nostra città e nel nostro territorio per continuare ad investire sul turismo, puntando sul’eccellenza dei servizi, sulla collaborazione tra soggetti pubblici e privati e sulla capacità di saper proporre al meglio le nostre ricchezze uniche al mondo.
Alessandro Mugnaioli, membro dell’esecutivo del Pd di Siena