Mugnaioli: “Oggi le linee strategiche e poi il Town meeting per scrivere il programma”

Siena

Un programma scritto insieme e pensato per rispondere alle esigenze di generazioni diverse di senesi: dall’infanzia all’adolescenza, dall’età del lavoro a quella della pensione.
E’ quello che Alessandro Mugnaioli propone di elaborare, in caso di vittoria alle primarie, e di condividere con i cittadini, attraverso il primo Town Meeting dedicato a Siena e che si svolgerà entro la prima settimana di maggio. Questa sera, alla saletta dei Mutilati, Mugnaioli presenterà le priorità strategiche, elaborate in questi dieci giorni dalla partecipazione attiva di cittadini, associazioni, imprese e rappresentanti del mondo del lavoro senese che saranno alla base per l’elaborazione del programma di governo della città 2013 – 2018.

Un programma scritto con i senesi. “Questa sera – afferma Mugnaioli – presenteremo alla città le linee strategiche, suddivise per fasce d’età e grandi priorità, sulle quali vogliamo costruire, insieme ai cittadini, il programma di governo 2013 – 2018. Non presenteremo un prodotto preconfezionato, ma proposte che, in caso di vittoria alle primarie, saranno elaborate e definite insieme ai senesi attraverso il Town Meeting per Siena 2013 – 2018, metodo di democrazia partecipata che si concretizzerà, in una giornata, durante la quale alla discussione tematica per piccoli gruppi si affiancherà la partecipazione dei cittadini on line. Il Town Meeting si concluderà con l’elaborazione di proposte condivise sul futuro della città che saranno votate dai presenti e da tutti coloro che sulla rete vorranno dare il proprio contributo”.

BAMBINI, GIOVANI E STUDENTI: IL NOSTRO FUTURO

“Siena – afferma Alessandro Mugnaioli – deve essere ancora di più una città a misura di bambino e di giovane. Per questo è necessario investire negli asili e nelle scuole comunali, offrendo strutture più moderne e servizi più flessibili per venire incontro alle esigenze delle mamme e delle famiglie. Siena su questo non può arretrare, ma anzi deve rimanere una città all’avanguardia a livello nazionale”

“I nostri ragazzi – continua Mugnaioli – si meritano una città più viva e con più opportunità culturali, di intrattenimento e di svago. E’ per questo dovremo lavorare per definire un programma di eventi all’altezza dei loro bisogni, facendo vivere Siena non solo di giorno ma anche di notte, anche con l’apertura di biblioteche e musei anche la sera dopo cena. E’ inoltre necessario tutti gli spazi comunali siano resi più fruibili dai cittadini, garantendo in ogni struttura l’accesso alle persone diversamente abili e la possibilità di collegarsi gratuitamente a Internet, attraverso una rete Wi – Fi. Per quanto riguarda la musica e l’intrattenimento sarà necessario sostenere e incoraggiare il lavoro delle associazioni musicali e dei tanti privati, organizzati liberamente e in gruppi. ovviando al problema degli spazi per prove ed esibizioni e semplificando procedure burocratiche e permessi per chi vuole fare musica”.

“La nostra città – dice Mugnaioli – grazie alla presenza dell’Università per Stranieri e dell’Università degli Studi, attrae ogni anno migliaia di ragazzi dall’Italia e dall’estero, un bacino prezioso sia in termini culturali, che sociali ed economici. Il Comune di Siena deve affiancare il percorso di sviluppo dei due Atenei, contribuendo a creare le condizioni ideali, affinché sempre più giovani scelgano di studiare nella nostra città, offrendo opportunità e risposte alla domanda di abitazione, orientamento e servizi concreti. Per quanto riguarda l’Ateneo di Siena, il Comune dovrà accompagnare il percorso di risanamento e rilancio dell’Università, evitando che si scarichi sulle fasce più deboli dei lavoratori e dei precari come avvenuto fino ad oggi. In questo senso il mio impegno, in caso di elezione a Sindaco, sarà quello di invitare come primo incontro istituzionale i rettori delle nostre Università e i rappresentanti dei lavoratori per condividere con loro la strada da percorrere insieme”.

L’ETÀ DEL LAVORO

“Dobbiamo lavorare subito – dice Mugnaioli – su un progetto che dia risposte a due grandi emergenze: quella del lavoro e delle imprese. Far ripartire la nostra economia sarà fondamentale per tenere insieme competitività e solidarietà. E’ necessario mettere in campo provvedimenti urgenti che diano risultati nel breve e medio periodo e nello stesso tempo lavorare per porre le fondamenta sulle quali costruire un nuovo modello di sviluppo di lungo periodo, basato su ambiti strategici che già abbiamo e sui quali possiamo attrarre risorse esterne: dall’Ict alle life sciences e la green economy, fino al turismo, prima industria della città”.

“Sul fronte delle iniziative urgenti, dobbiamo partire subito con un piano strategico per la promozione e l’attattività culturale e turistica, investendo su questo una parte della tassa di soggiorno. Basta con l’improvvisazione. Iniziamo a pianificare gli eventi e le grandi mostre per l’anno successivo, lavoriamo per farli conoscere e per promuoverli anche a livello internazionale. Sul fronte degli eventi, l’impegno che mi prendo in caso di vittoria alle primarie è quello di contattare Oscar Farinetti, patron di Eataly per verificare la possibilità di organizzare un grande evento dedicato alla qualità delle nostre produzioni. Da soli non possiamo farcela. Siena ha bisogno di strategie, azioni e progetti da pensare insieme alla Provincia, ai Comuni del territorio e agli operatori, in un rapporto paritario e sinergico. Dobbiamo riuscire a raccontare e a rendere attrattivo e appetibile il marchio Siena nella sua unicità. Per farlo servono risorse da investire nella promozione, nel marketing, verso i mercati, dove la destinazione “Siena” è riconosciuta come luogo di altissima qualità e simbolo del Made in Italy più prestigioso nel mondo. Non c’è niente da inventare, c’è solo da promuovere ciò che siamo e che abbiamo”.

“E’ dal Santa Maria della Scala – dice Mugnaioli – che devono ripartire gli investimenti in cultura, un settore che è vivo e diffuso grazie anche alle tante esperienze associative e private, impegnate in ricerca, produzione, performance, eventi e festival. Un patrimonio, materiale e immateriale, che può trasformarsi anche in vista della sfida di Siena capitale europea della cultura nel 2019, in uno strumento di crescita sociale ed economica per la nostra città. E’ per questo che sono convinto che sia necessario investire su un progetto culturale che punti a fare di Siena un centro di produzione internazionale, capace di sperimentare forme innovative, legate alle nuove tecnologie e all’ambiente. Ce la possiamo ancora fare, la sfida per Siena capitale della cultura non è persa, siamo in piena corsa e per questo dovremo mettercela davvero tutta per riuscire a vincerla. I tempi sono strettissimi ma le opportunità che si possono aprire di fronte a noi sono ancora più grandi e da queste può davvero passare la rinascita della città. Uno sforzo di idee e di progettualità che dovremo fare pensando prima di tutto alle ricadute che potrebbero nascere per le giovani generazioni. Una grande occasione per valorizzare le energie, le professionalità senesi, per attrarre risorse dall’esterno; per creare posti di lavoro stabili sul fronte dell’ innovazione, della cultura e della creatività”.

Imprese e commercio: semplificazione e lotta al caro affitti. “Sempre sul fronte dei provvedimenti urgenti – dice Mugnaioli – c’è quello della semplificazione e della sburocratizzazione delle pratiche e dei tempi amministrativi, al servizio dei cittadini e delle piccole e medie imprese. La crisi morde e non si può aspettare né a dare risposte né a sostenere chi ha voglia di scommettere su sé stesso. In questo senso è urgente avviare un Piano di abbattimento dei tempi della burocrazia, garantendo pareri e autorizzazioni più veloci, anche attraverso un maggior utilizzo delle nuove tecnologie. L’obiettivo è portare on line tutte le pratiche indispensabili per professionisti e imprese, senza fare file allo sportello. Per il commercio lavoreremo per ridurre la pressione fiscale e intervenendo sulla leva fiscale per combattere il caro – affitti che sta producendo un impoverimento del tessuto commerciale della città”.

L’eta dell’esperienza

“La nostra storia – dice Mugnaioli – ci insegna che Siena è sempre stata una città solidale con chi è più debole: un tratto distintivo che non possiamo perdere, soprattutto in un momento di crisi come questo. Nonostante la minore disponibilità di risorse non possiamo permetterci di arretrare sul fronte della protezione sociale e del sostegno alle fasce più deboli, più esposte ai venti della crisi. Dovremo fare, tutti insieme, uno sforzo per far si che le politiche sociali rispondano alle domande che provengono da vecchie e nuove povertà; dalle famiglie e da chi si trova in condizioni di disagio. Uno sforzo collettivo per non far rimanere nessuno indietro e da solo. Lo faremo, come sempre, lavorando con le associazioni di volontariato che fanno di Siena la città della solidarietà e della sussidiarietà; preziosi luoghi di aggregazione, crescita e di educazione, dove si formano i primi “Noi” e si concretizza la parola “Insieme”. La nostra aspirazione più grande, tra cinque anni, dovrà essere quella di poter dire che Siena è ancora una città dove il Comune si prende cura di tutti, senza discriminazioni di genere o di razza, di cultura o di religione, favorendo l’inclusione, la socialità e promuovendo politiche per la valorizzazione degli anziani, per la natalità e per la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle donne”

 

LE GRANDI QUESTIONI

 

Recupero spazi e consumo zero di territorio. “Il centro storico – afferma Mugnaioli – dovrà tornare ad essere il cuore pulsante della vita e dell’identità senese, offendo ai cittadini nuove opportunità residenziali, commerciali, terziarie e di svago. In questo senso sarà necessario lavorare per ripopolare il centro, attraverso un progetto che punti al recupero per fini residenziali e al servizio delle giovani coppie e degli anziani alcuni grandi contenitori: dal Carcere di Santo Spirito alle Caserme Bandini e Santa Chiara. Ho parlato di recupero degli spazi e non di nuove costruzioni perché uno dei concetti principe del nostro programma sarà: ‘consumo zero di nuovo territorio’. Dovremo rivedere i contenuti del regolamento urbanistico per fare in modo di rendere possibili e più semplici gli interventi di riqualificazione energetica e quelli di manutenzione, motivati da esigenze di carattere familiare. Non ci dovrà essere più spazio per la cementificazione”.

 

Mobilità sostenibile. “Una città più semplice è una città più a misura di cittadino e di azienda, non solo sul fronte burocratico ma anche dal punto di vista della mobilità. In questo senso è imprescindibile approvare un nuovo piano del traffico e della sosta che offra nuovi parcheggi scambiatori e incentivi l’uso dei mezzi pubblici. Anche la cosiddetta ‘mobilità dolce’ è una sfida da vincere per guardare al futuro, cercando di investire su progetti che possano favorire l’uso di forme alternative di mobilità come quella ciclistica e pedonale. Nell’ottica di una mobilità più sostenibile sono da sciogliere i nodi per la revisione della Ztl e delle Aru e la realizzazione di un nuovo sistema delle merci all’interno del centro storico. Ogni mattina vedere le strade del centro invase da camion e auto fa male al cuore, agli occhi e alla salute”.

Banca Mps. “La città e i senesi – conclude Mugnaioli – sono le vittime di colpe che non hanno commesso. Basta con le generalizzazioni e le illazioni sulla nostra comunità. Sulla Banca gli unici carnefici sono quelli che, con dolo e scelte gravemente irresponsabili, hanno prodotto un danno a Siena, sia dal punto di vista economico che morale e di immagine. Su questo sta già indagando la Magistratura alla quale va tutta la mia fiducia, con l’auspicio che faccia chiarezza sui responsabili e che riporti a Siena i capitali sequestrati, nell’interesse della Banca. La città ha sete di verità e di giustizia sul passato, una pagina buia della nostra storia che mi auguro si chiuda al più presto. Tutti insieme dobbiamo accompagnare Banca Mps nel difficile percorso di recupero della redditività, un imperativo categorico per tutelare la sua indipendenza e per rimanere a Siena la sede e la direzione generale. E’ l’unica strada per consegnare alle future generazioni un patrimonio secolare che, certo, ha subìto ferite importanti, ma che è ancora in grado di produrre ricchezza ed occupazione, di sostenere lo sviluppo di una città e di un territorio, di essere punto di riferimento nel paese per il credito alle imprese ed alle famiglie. Non ci possiamo e non ci dobbiamo arrendere, forti di avere dalla nostra parte un nuovo management competente e credibile agli occhi dei mercati, ma soprattutto convinti che in una fase di crisi come questa la città e la Banca possono contare sull’attaccamento dei dipendenti che hanno fatto e stanno facendo sacrifici enormi. A tutti loro dobbiamo dire grazie ed esprimere un sostegno forte per rilanciare la Banca e tornare ad essere orgogliosi di essere senesi”.

Proposta su Banca Mps. “Per la valorizzazione delle professionalità interne – ha detto Mugnaioli – sarebbe un segnale importante se chi in passato è stato nominato per cooptazione dentro le partecipate di Mps rinunciasse al compenso oppure si dimettesse, lasciando che siano i dipendenti della Banca a prendere il loro posto. In questo modo la Banca valorizzerebbe, da subito, i suoi lavoratori e risparmierebbe risorse preziose”.