VIDEO – Nel giorno della Liberazione dal nazifascismo Siena ricorda la deportazione ad Auschwitz dei 15 ebrei senesi

Sarà trasmesso il 25 aprile da varie emittenti televisive toscane il documentario “Novembre 1943: accadde anche a Siena”, realizzato in occasione della Festa della Liberazione, nel 70° anniversario della deportazione, da Juri Guerranti grazie al sostegno della Provincia di Siena.
In 30 minuti di produzione si racconta una vicenda ancora oggi poco conosciuta in città: la deportazione, nell’autunno 1943, di 15 ebrei senesi nel lager nazista di Auschwitz, dove trovarono la morte. Grazie a centinaia di documenti d’epoca (alcuni dei quali mostrati per la prima volta) conservati nell’Archivio di Stato di Siena, sono ricostruiti momenti della persecuzione e del successivo arresto di oltre 15 persone, adolescenti compresi (il più piccolo aveva 13 anni). Nel documentario vengono sottolineate le responsabilità degli arresti, compiuti da reparti della Milizia fascista, che si rende particolarmente protagonista: significa che sono italiani e non tedeschi a fermare gli israeliti senesi per indirizzarli verso la morte. Il video racconta poi l’arrivo ad Auschwitz e l’uccisione nella camera a gas di Birkenau. Si sofferma inoltre sulla vicenda di Alba Valech, unica sopravvissuta tra i senesi (perché in un primo momento rilasciata e poi nuovamente arrestata a distanza di alcuni mesi rispetto al primo gruppo), che nel suo diario racconta cosa accaduto a Siena e la sua vita nel lager. Nei trenta minuti c’è spazio anche per raccontare cosa accade a Siena dopo la deportazione: altre famiglie di ebrei che scappano e si nascondono, la requisizione delle case e dei negozi degli israeliti, le richieste di italiani che vogliono gli appartamenti dei deportati o fuggiti. Per rendere bene l’idea di quanto accaduto, sono intervistati gli storici locali Alessandro Orlandini e Fabio Masotti, l’archivista della comunità ebraica di Siena Anna Di Castro e la senese scampata alla Shoah Mirella Sadun. E’ proprio la toccante testimonianza diretta della signora Sadun (che ha avuto alcuni parenti uccisi ad Auschwitz dopo la retata del novembre ’43 a Siena) che ci fa capire cosa significasse essere “ebreo” durante il Fascismo (nel ’38 vengono approvate le leggi razziali) e la successiva occupazione tedesca (con i fascisti di Salò che collaborano attivamente con le truppe germaniche).

Il documentario è stato girato tra Siena, Auschwitz, Berlino e Dachau. Oltre ai documenti ufficiali conservati nell’Archivio di Stato, il documentario mostra immagini concesse dalla Fondazione Cdec di Milano, dall’archivio Asmos di Siena, dalla Biblioteca comunale senese, dalla Sinagoga di Siena e dallo Yad Vashem d’Israele. Il video si chiude con uno sguardo al presente: vengono infatti mostrate riprese effettuate all’interno del Memoriale della Shoah di Berlino, accompagnate da vari commenti e riflessioni di studenti senesi che dal 2002 ad oggi hanno partecipato ai viaggi della Memoria. Il video è stato proiettato pubblicamente in alcune scuole superiori senesi, alla presenza del curatore e di assessori della Provincia di Siena. Ma per renderlo ‘accessibile’ a tutta la popolazione, anche a chi non si è potuto recare alla proiezione pubblica alle Stanze della Memoria, è prevista la trasmissione televisiva e la diffusione sul web. Collegandosi al seguente indirizzo YouTube è possibile guardare il documentario: http://www.youtube.com/watch?v=ThqhQJj2A_8 . Il 25 aprile è prevista la trasmissione televisiva su varie emittenti locali toscane: Toscana Tv (ore 10,15); Canale Tre (ore 14,00); Tele Idea (ore 15,20 e ore 21,30), SienaTv (ore 20,30); Tv9 (ore 22,45).