In queste settimane la Solidarietà Cooperativa sociale è stata oggetto di articoli sulle testate dei giornali locali, con prese di posizione da parte di Sindacati e forze politiche,sulle ripercussioni occupazionali dei soci ,causate dalla crisi Universitaria. L’interessamento ha messo a crudo l’aggravarsi della crisi economica che investe un po’ tutte le Aziende di produzione e di servizi ed a queste non fa eccezione la Cooperazione.
Devo semmai constatare che qualche volta alcuni dati o circostanze riportate non sono esatte e quindi disponibili a verificarle in un confronto. Ma oggi mi sento di fare un po di chiarezza su alcune affermazioni,che mi auguro,riportino un clima più sereno,nel momento che la campagna elettorale è finita,consapevole che a presto se ne aprirà un’altra che ci riguarderà ancora di più come cittadini. Intanto posso smentire che la Cooperativa non è un feudo dei tre sindacati confederali,i quali sicuramente ne hanno promosso la costituzione nel 1995,ma non esprimono oggi alcun vertice amministrativo ne tanto meno esiste una discriminazione verso coloro che non sono iscritti. Anzi la promozione sindacale è quella che ci ha guidato nel rispetto dei contratti collettivi nazionali come punto fermo,a differenza di altre imprese. I rapporti con l’Ateneo sono stati sempre ottimi e ciò,oltre alla qualità dei servizi erogati,grazie alla professionalità e dedizione dei nostri soci lavoratori:questo ci ha permesso nel tempo di dare occupazione a tante persone,tra i quali anche un numero rilevante di soggetti svantaggiati. L’inserimento lavorativo di questi soggetti,oltre a costituire per ciascuno di loro motivo di crescita e di realizzazione personale,è lo scopo fondamentale,la”mission”,della cooperativa,dal momento della sua Costituzione (1995) fino ad oggi.
Attualmente in Cooperativa lavorano72 disabili,di cui 14 disabili psichici medio gravi,di cui tre tirocini formativi e un disabile psico-sensoriale. Dal 2010 Solidarietà è la prima Cooperativa Sociale di tipo “B” del territorio senese ad aver stipulato una Convenzione Quadro con la Provincia di Siena ed alcune Aziende del Territorio(Legge 68/99)
Per ritornare al nostro rapporto con l’Università,devo constatare che la Cooperativa non fa politica attiva,ma svolge il proprio ruolo d’impresa con i propri clienti ed eventualmente in tale dimensione non può e non vuole entrare nel merito delle scelte organizzative dei clienti stessi.
Può altresì sollevare ai propri interlocutori sindacali e politici il problema che suddette scelte producono ed eventualmente ,se questi lo ritengono opportuno, chiedere loro di cercare soluzioni”politiche”al problema. Questo è il motivo per il quale fino ad oggi la Cooperativa non ha assunto una posizione di rottura con l’Università, proprio perché nel rapporto cliente fornitore tale ipotesi non sussiste.
Quello che invece la Cooperativa ha fatto e sta continuando a fare è tutelare gli interessi dei propri soci ricercando nuove commesse e soluzioni ai problemi derivanti dalla contrazione del mercato senese. Il dato che dimostra ciò è che il 2012 per Solidarietà è stato l’anno in cui ha raggiunto il massimo valore di fatturato nella sua storia:purtroppo ciò non ha fino ad oggi permesso di trovare soluzione occupazionale ai colleghi che operano all’Università , perché le nuove commesse spesso sono attivate lontano da Siena o richiedono professionalità che questi non hanno.
Sulla bontà dell’azione amministrativa(messa in discussione da un documento sindacale)non mi soffermo:i bilanci parlano chiaro,risultati sempre positivi (tranne nel 2008 dove registrammo una perdita contenuta)
Sulla gestione democratica ritengo che ci sia poco da obbiettare:sulle delibere del C.D.A è sempre l’Assemblea dei Soci che decide sulle proposte:ovviamente vale,come per ogni Assemblea societaria,deliberare a maggioranza..
C’è una particolarità:in Cooperativa le decisioni però devono essere prese in modo efficace e rapido per salvaguardare gli interessi dell’Azienda e dei suoi soci e non sempre le riflessioni e le discussioni infinite sono possibili o giovano al benessere della Cooperativa stessa
In conclusione mi sento di sottolineare l’impegno che quotidianamente Soliodarietà profonde nella ricerca di soluzioni per coloro che a partire dal prossimo aprile,insieme ad altri colleghi impegnati in altre commesse nonchè nell’amministrazione della Cooperativa stessa,rischiano di andare in cassa integrazione. Il contesto generale non aiuta ma andiamo avanti forti della nostra capacità e dell’importanza che ha il nostro scopo sociale.
Il Presidente
Mauro Pagliantini