La montagna ha partorito il topolino: sarebbero infatti appena 40 i milioni che lo stato risparmierebbe dalla soppressione dei tribunali minori e dalle sezioni distaccate a fronte degli enormi svantaggi a carico della collettività che si vedrebbe privata dalla giustizia di prossimità. Il progetto di revisione della geografia giudiziaria, al varo della Commissione governativa, si sta rivelando un vero e proprio buco nell’acqua con sprechi di risorse ed energie senza risolvere le annose questioni della giustizia.
In questi giorni si è riunito il Comitato interministeriale per la revisione della spesa presieduto dal Presidente del Consiglio Mario Monti ed alla quale ha partecipato il dottor Enrico Bondi, Commissario straordinario per la spending review che si riunirà nuovamente il 12 giugno prossimo quando saranno disponibili i risultati della spending review interna effettuata dai singoli Ministeri.
E’ pertanto prevedibile che entro il mese di giugno saranno varati tutti gli strumenti operativi per ottenere le riduzioni di spesa programmate e quindi anche la preannunciata revisione della geografia giudiziaria nell’ambito della quale saranno decise le sorti della sezione distaccata di Poggibonsi e dellUfficio del Giudice di Pace.
L’Ordine degli Avvocati di Siena, che ha istituito una Commissione ad hoc, non ci sta alla chiusura del Polo Giudiziario Valdelsano, un provvedimento che sortirebbe l’effetto diametralmente opposto a quello che si è prefisso il Governo con l’attuazione della Legge delega n.148/2011.
Infatti, le spese di cui si dovrebbe far carico lo Stato sarebbero ben superiori ai vantaggi che la struttura giudiziaria offre alla collettività locale.
La Commissione suddetta, presieduta dall’Avvocato Sandro Lorini, membro del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Siena, e dagli Avvocati Enrica Borgianni, Cinzia Sandrucci e Paolo Bartalini, ha elaborato una relazione illustrativa della situazione locale, nella quale sono state indicate, in base a dati acquisiti da enti ed autorità locali, proposte concrete per sostenere la necessità del mantenimento del Polo Giudiziario Valdelsano. Tali proposte, ispirandosi a quei principi più volte ribaditi dal Ministro della Giustizia Severino, sono volte a coniugare il risparmio di spesa con l’imprescindibile obiettivo di un sistema di giustizia rapido ed efficiente.
Nel documento sono state rivolte critiche alla “Relazione finale” sulla geografia giudiziaria, elaborata dal gruppo di studio ministeriale, nella quale sono indicati i criteri in base ai quali individuare gli uffici giudiziari da sopprimere, sempre ai fini di realizzare un risparmio di spesa ed un incremento di efficienza.
I criteri individuati dal gruppo di studio ministeriale ai fini della eventuale soppressione di uffici giudiziari (tribunali cd. minori e sezioni distaccate), e cioè numero di abitanti e sopravvenienze, a parere della Commissione istituita dal locale Consiglio dell’Ordine non appaiono idonei al raggiungimento dei predetti obiettivi.
Non sempre infatti alla soppressione di una sezione distaccata corrisponde un risparmio di spesa, né, tantomeno, un incremento di efficienza.
Secondo la Commissione, il metodo utilizzato dal gruppo di studio ministeriale si discosta dallo spirito della Legge delega disattendendone le indicazioni, laddove quest’ultima prevede la ridefinizione dell’assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo molteplici criteri, tra i quali quello della specificità territoriale del bacino di utenza, criterio che, nel caso di specie, consentirebbe invece il mantenimento del polo giudiziario valdelsano.
Il suo bacino di utenza, infatti, fa capo ad un territorio sede di numerose imprese che forniscono il maggior apporto al carico giudiziario, a prescindere dal numero di abitanti.
Vi è inoltre da considerare l’altro aspetto negativo che conseguirebbe alla eventuale soppressione del Polo Giudiziario di Poggibonsi.
L’accorpamento della sezione distaccata al Tribunale di Siena, inevitabilmente, comporterebbe la necessità di reperire ulteriori locali idonei ad accogliere quello poggibonsese con un considerevole aggravio di costi non essendo sufficiente ed adeguato l’attuale palazzo di giustizia.
Il Tribunale di Siena, peraltro, già in gravi difficoltà per il carico attuale di lavoro ed acuite dalla carenza di organico e dalle carenze strutturali del fabbricato attuale sede del Tribunale non è in grado di sostenere anche il carico derivante dal trasferimento della sezione distaccata di Poggibonsi.
L’utilizzo dell’attuale edificio sede del polo giudiziario di Poggibonsi, invece, non comporta alcun onere a titolo di canone a carico dello Stato. Il Tribunale della sezione distaccata, che comprende anche i locali del Giudice di Pace, è allocato in una struttura adeguata e moderna di recente costruzione che non abbisogna di investimenti strutturali e potrebbe essere ulteriormente razionalizzata, accogliendo agevolmente un maggior carico di lavoro, essendo dotata di ampi spazi che potrebbero ospitare anche ulteriori uffici della Pubblica Amministrazione.
L’edificio, inoltre, è dotato di un ampio parcheggio interno nonché di ampio parcheggio esterno.
La Commissione ritiene infine che la sezione distaccata di Poggibonsi, alla luce dei criteri indicati nella legge delega, non solo non debba essere soppressa, ma addirittura potenziata accorpando alla stessa altri territori comunali, come ad esempio quelli limitrofi di Barberino Val d’Elsa e di Tavarnelle Val di Pesa, prospettiva questa rappresentata dallo stesso Gruppo di Studio che ha indicato tra le varie soluzioni anche la possibilità di istituire nuovi tribunali accorpando territori facenti parte di altri tribunali in caso di loro soppressione.
La relazione redatta dalla Commissione del Consiglio Ordine Avvocati di Siena, che potrà essere letta collegandosi al sito www.ordineavvocati.it è stata trasmessa alle massime autorità istituzionali nazionali, tra le quali il Ministro della Giustizia Severino ed al Commissario per la “Spending Review” Bondi.
Commissione dell’Ordine degli avvocati di Siena