“Dare attuazione al piano industriale di Banca Mps, decisivo per allontanare ogni ipotesi di nazionalizzazione, ed introdurre quegli elementi, ancora possibili, di equità necessari a tutelare i lavoratori, per stigmatizzare ogni azione speculativa e di sciacallaggio politico che allarmi i risparmiatori e danneggi l’azienda e la città. Dal successo del piano industriale e, delle decisioni ad esso collegate, dipenderà la stabilità patrimoniale della Fondazione Mps e la sua capacità di rimanere primo azionista, per salvaguardare il legame tra la Banca e la città e in particolare per mantenere a Siena la direzione generale e tutte le attività collocate nella nostra città”. Inizia così il capitolo del documento, approvato ieri, lunedì 4 febbraio all’unanimità dalla Direzione dell’Unione comunale del Pd di Siena.
Il centrosinistra e l’apertura a movimenti civici per un progetto di rilancio di Siena. “Il Pd – conclude il documento – invita le forze di centrosinistra ad individuare insieme gli strumenti più adeguati per un lavoro unitario a sostegno di Pierluigi Bersani e della coalizione Italia Bene Comune, impegnata nella campagna elettorale per le politiche. E’ da questo primo nucleo di forze che il Pd vuole ripartire per rilanciare e ampliare la coalizione a sostegno del candidato sindaco Franco Ceccuzzi. Un’apertura rivolta a tutti i cittadini che vogliono partecipare alla vita pubblica della città, alle forze di centro ed ai movimenti civici che condividono la discontinuità, e la necessità di un progetto di rilancio per la città, fondato sulla trasparenza dell’azione amministrativa, sul merito e la professionalità, su un ricambio profondo della classe dirigente. Il Pd, subito dopo le elezioni politiche, avvierà i propri laboratori programmatici aperti a tutti per la costruzione del programma per la città ed inizierà il percorso di preparazione delle primarie per la scelta dei candidati al consiglio comunale”.
La responsabilità sugli indirizzi e le responsabilità gestionali che la magistratura accerterà. “Il Pd – dicono ancora i democratici – ha ammesso, da tempo, alcune delle responsabilità politiche, in relazione agli indirizzi espressi dagli enti locali. Un’autocritica che riguarda soprattutto la coincidenza del concetto di controllo della Fondazione Mps con la quota del 50 per cento che ha condizionato la strategia di crescita e l’ha esposta ad acquisizioni che si sono dimostrate troppo onerose. Ogni altra responsabilità deve essere ricercata esclusivamente negli ambiti gestionali della Banca e sarà la magistratura ad accertare se ci sono state condotte illecite ed a fare chiarezza”.
La verità attesa da tutta la città. “Il Partito democratico, come tutta la comunità senese – dice ancora il documento – si aspetta di conoscere la verità, in modo da poter promuovere in ogni ambito tutte quelle azioni di responsabilità, tese a risarcire la Banca e la città delle eventuali malversazioni. Sono stati traditi, per primi, quegli indirizzi che facevano di Banca Mps una banca commerciale, lontana dalla finanza speculativa ad alto rischio. Gravissime e senza alcuna credibilità sono le affermazioni di diversi esponenti del Pdl a livello locale e nazionale perché, come tutti sanno, il centrodestra a Siena ha sempre condiviso e votato gli indirizzi degli enti locali. Al Pdl è inoltre imputabile la colpa di aver bloccato in Parlamento ogni provvedimento per limitare l’uso dei derivati, imponendo la depenalizzazione del falso in bilancio e introducendo lo scudo fiscale”.
L’arrivo del nuovo management ha salvaguardato la Banca. “Oggi le prospettive di rilancio per Banca Mps – si legge ancora nel documento – sono ancora possibili e credibili, grazie anche alla discontinuità intrapresa dall’amministrazione Ceccuzzi e dalla Provincia di Siena, che hanno sollecitato gli organi competenti a rinnovare, in tempi utili il management ed il consiglio di amministrazione della banca, con la modernizzazione della governance e l’inserimento di figure di elevato livello professionale. Un’azione che ha salvaguardato la Banca e la città, ma ha esposto il Comune alla rivalsa dei consiglieri legati ai membri del vecchio cda della banca. Il commissariamento, che è stato pagato duramente dalla città che in pochi mesi ha perso enormi risorse, è stato provocato dalle componenti Monaci per la rottura avvenuta sulle nomine e per gli indirizzi sulla sanità, tesi a salvaguardare il Policlinico Le Scotte dalle ingerenze politiche”.
La grande ammucchiata di Eugenio Neri. “Per ostacolare ogni processo di rinnovamento – si legge nel documento – è stata messa in campo la candidatura di Eugenio Neri, sostenuto fra le altre dalle associazioni “Nero su Bianco” riconducibile alle componenti Monaci, dalle “liste civiche” di Pierluigi Piccini e dall’associazione “Ora Siena”, di cui fanno parte fra gli altri Fabio Borghi e Fabio Lapisti. Si tratta di un cartello di forze trasversali, unite solo dalla voglia di rivalsa e dal tentativo di imporre un ritorno al passato. Queste forze, prive di programma e di valori condivisi, ha affidato il suo successo all’azione di dissesto politico del Pd e del centrosinistra, nella quale è impegnato da settimane Bruno Valentini. Facciamo nostro l’intervento del segretario provinciale del Pd, Niccolò Guicciardini, che ha richiamato Valentini a chiarire la sua posizione nei confronti del Pd ed a mantenere l’impegno assunto pubblicamente, ma già più volte disatteso, di sostenere Pierluigi Bersani alle politiche e Franco Ceccuzzi alle comunali. La Direzione dell’Unione Comunale esprime la propria solidarietà e vicinanza a Pierluigi Bersani, a tutti i dirigenti nazionali e a Franco Ceccuzzi, che sono stati oggetto di attacchi da parte di Bruno Valentini e dell’associazione Confronti, che non perdono occasione per danneggiare la campagna elettorale del Pd”.