“Dobbiamo dimostrare da Siena qual è il Partito democratico in cui crediamo, quello che si fa strumento per rappresentare i bisogni e le difficoltà dei cittadini e che si impegna a risolvere una situazione di crisi senza precedenti. In questi giorni, purtroppo, abbiamo assistito a troppi tatticismi ed errori da parte del gruppo dirigente nazionale. Vogliamo reagire e proporre subito idee per ripartire e rilanciare”. Con queste parole il segretario provinciale del Pd di Siena, Niccolò Guicciardini, interviene sulla situazione nazionale delle ultime ore, annunciando un ciclo di assemblee pubbliche che si svolgeranno martedì 23 e mercoledì 24 aprile in tutta la provincia per discutere la difficile fase e lanciare proposte per il futuro. Iniziativa condivisa con i parlamentari senesi, Susanna Cenni e Luigi Dallai.
“Ci vuole coraggio, determinazione e unità tra i tantissimi iscritti ed elettori del Pd – continua Guicciardini – che vogliono vero rinnovamento e cambiamento. C’è bisogno, fino in fondo, di un passo indietro da parte di chi ha sbagliato. I parlamentari senesi, in questo momento difficile, hanno saputo rappresentare con coerenza e coraggio la richiesta forte e profonda del nostro elettorato. Per tutto questo, martedì e mercoledì organizzeremo assemblee pubbliche aperte a iscritti ed elettori del Pd, per discutere della difficile fase nazionale e per lanciare da Siena dieci punti irrinunciabili di cambiamento per far rinascere il Pd in tempi rapidi. Ringrazio fin da ora il Partito Democratico dei trentasei comuni che già si sta mobilitando”.
L’appello dei parlamentari senesi. “Sono ore difficilissime per il nostro partito. – si legge nella lettera inviata dai parlamentari senesi del Pd, Susanna Cenni e Luigi Dallai – Ieri, dopo un’assemblea che all’unanimità aveva scelto di investire sull’autorevole candidatura di Romano Prodi, padre dell’Ulivo e del Pd, 101 colleghi nel segreto dell’urna hanno affossato questa opportunità, senza avere nemmeno il coraggio di affrontare con trasparenza un confronto. Non si è distrutta solo una seria e autorevole possibilità, si è contribuito ad aggravare la situazione di stallo per un Paese che avrebbe un disperato e urgente bisogno di governo. È stata una scelta irresponsabile. Ieri sera Bersani ha annunciato con amarezza le sue dimissioni di fronte alla ‘pulsione verso la distruzione del Pd’ e in queste ore, mentre gli scrutini vanno avanti, siamo alla ricerca di una guida autorevole per il Paese. Sentiamo fortissimamente il disagio del Paese, dei cittadini, ma anche quello dei nostri tanti iscritti, elettori e sostenitori. Abbiamo ascoltato in questi giorni le loro voci, lo abbiamo fatto stando in contatto con il nostro gruppo dirigente provinciale. Abbiamo compiuto entrambi la scelta di non sostenere una proposta che divideva il centrosinistra e votato, in modo convinto, Romano Prodi”.
“Ci sarà tempo – continuano i due deputati – e ci saranno occasioni per discutere di responsabilità nella conduzione di questa fase e nell’affossamento della nostra proposta più forte, ma non possiamo permetterci l’esplosione del nostro partito in un momento così drammatico per la vita del Paese. Siamo una terra di democrazia, di impegno, di volontari e avremo la forza per aprire una fase nuova. Chiediamo ai nostri circoli e ai loro segretari di reagire, programmando da subito incontri e momenti di discussione. Noi siamo a disposizione per affrontare assieme la discussione che serve e il lavoro che c’è da fare. Il Paese ha bisogno di buona politica e di partiti sani. Non possiamo buttar via il Partito democratico, non possiamo permetterlo. Il nostro impegno, anche in queste difficili ore, va in questa direzione”.