“Il bilancio consuntivo 2011 viene ancora strumentalizzato da parte di chi provocò la caduta del Comune di Siena e il conseguente commissariamento della città per mistificare la realtà e per confondere le carte in tavola. Un comportamento, ormai noto alla città, che è diventato tratto distintivo di chi usò il bilancio in modo strumentale, per osteggiare e bloccare, con la caduta del Sindaco, la politica di cambiamento coraggiosamente avviato da Franco Ceccuzzi.
Il bilancio consuntivo 2011 del Comune di Siena non c’entrava niente allora e non c’entra niente oggi. Diversamente viene ancora strumentalizzato, dopo l’analisi della Corte dei Conti, da parte di chi, facendo commissariare il Comune, oggi ne fa ancora arma per falsare la verità dei fatti”. Queste le parole con le quali il Partito democratico di Siena interviene sul dibattito relativo ai “conti” del Comune di Siena.
L’analisi della Corte dei Conti non deve essere strumentalizzata “L’analisi sui ‘conti’ del Comune di Siena – continua la nota – è ancora ferma al disavanzo del 2011 che era pari 6,4 milioni, così come si presentava nel bilancio consuntivo 2011. Oggi la cifra effettiva è di 4,6 milioni grazie alla vendita dell’Ostello della Gioventù, essenziale anche per il rilancio della gestione dopo anni di appannamento, e già poteva essere quasi azzerato se fosse stato ceduto anche altro patrimonio. Questo disavanzo è stato ereditato dalla giunta guidata da Franco Ceccuzzi dalle gestioni precedenti. Dunque non c’è niente di nuovo rispetto a quanto non si sapesse fino ad oggi. La Corte dei Conti, inoltre non cita mai, nella delibera, i 6 milioni della Fondazione Mps ai quali chi fece cadere il Comune si è sempre riferito per giustificare il voto contrario e ai quali, invece, la giunta non rinunciò perché del tutto accertati. Quella somma costituisce oggi un credito certo, che non andrà recuperato con un ulteriore aumento della pressione fiscale e che ha consentito di rispettare il patto di stabilità per il 2011. Quanto sia stato importante lo si comprende benissimo anche oggi mentre Comune e parti sociali sono impegnati per il rispetto del ‘Patto 2012’, al fine di evitare conseguenze gravissime per tutti, cittadini e dipendenti dell’Ente. Questo sconfessa totalmente il principio per il quale fu giustificata quell’operazione. Inoltre le misure che furono approvate successivamente, sempre con il voto ancora contrario degli otto consiglieri, hanno invertito la rotta per la gestione del bilancio 2012, che poi da giugno è stato preso in carico dalla gestione commissariale”.
Il bilancio 2012 è in pareggio “La Corte dei Conti – continua la nota – ammette infatti che il bilancio 2012 è stato approvato in pareggio, mentre ciò non accadeva nei precedenti esercizi. Un’altra prova messa ‘nero su bianco’ che fin dall’inizio del mandato, il sindaco e la giunta avevano lavorato per risanare una situazione di disavanzo strutturale sul bilancio annuale. E’ la situazione finanziaria che la giunta Ceccuzzi aveva ereditato da quella precedente che è stata oggetto dell’analisi da parte della ‘Corte’. La gestione del 2011, a cui avevano partecipato, in sede di approvazione del bilancio preventivo, sette degli otto consiglieri di maggioranza, che provocarono la caduta dell’amministrazione”.
Le strumentalizzazioni di Confronti “L’associazione Confronti ed i suoi registi – si legge nella nota – invece di strumentalizzare una vicenda pesante per la città, dovrebbero diversamente richiamare quei consiglieri comunali, alcuni dei quali fanno parte della medesima associazione, ad un esame di coerenza ed a riflettere sulle proprie responsabilità politiche verso la città. Ci sono precise responsabilità da parte di chi occupa la politica senese da oltre quarant’anni e sembra incredibilmente al riparo da contestazioni, come se coloro fossero stati fuori dal tempo senza responsabilità. La situazione del bilancio del Comune di Siena per il 2012 resta critica, ma chi, come ‘Confronti’ lega questo dato di fatto alla legittimità del consuntivo 2011 lo fa in modo provocatorio, strumentale e del tutto fuori luogo. Il sindaco uscente, che è stato alla guida del Comune per soli undici mesi, aveva avviato un’azione di risanamento del bilancio trovato, ma oggi chi ha fatto commissariare la città si interessa solo a quel periodo, mistificando la realtà in maniera inaccettabile. Il nostro augurio, ora, è che il Prefetto Enrico Laudanna adotti tutte le misure necessarie per rispondere alle richieste avanzate dalla Corte dei Conti proseguendo quel processo di risanamento avviato nei mesi scorsi con coraggio, per portare il Comune fuori dalla situazione in cui l’ultima amministrazione l’ha trovata”.