Perugini: “Valentini che parla di grande Siena non è credibile”

“A pochi giorni dalle elezioni primarie di sabato 20 aprile Bruno Valentini cerca di salire sul carro della ‘grande Siena’ dopo averla tenacemente negata per tutti i suoi quasi venti anni di mandato come amministratore di un comune confinante”. Questo il commento di Massimiliano Perugini, segretario del circolo del Pd di Palazzo Diavoli, che interviene in merito alla questione del governo dell’area senese, sollevato dal sindaco di Monteriggioni, Bruno Valentini.

 

“Un governo unitario dell’area senese, che è necessario e urgente, – afferma Perugini – si realizza attraverso uno sforzo serio di integrazione dei servizi per i cittadini, nella ridistribuzione delle funzioni strategiche per la società e per l’economia, con la gestione associata della programmazione. Un grande e ambizioso progetto per un’area di quasi 100mila abitanti, nella quale vivono molti altri senesi oltre a quelli che risiedono entro i confini amministrativi. Questo, in linea con le tendenze urbanistiche europee, nella consapevolezza che il destino del capoluogo sia legato al suo territorio e che solo sviluppando una programmazione sinergica e responsabile sia possibile crescere dal punto di vista economico, sociale e demografico. Se Bruno Valentini avesse creduto davvero a questa prospettiva avrebbe favorito già alcuni anni fa la fusione tra Siena e Monteriggioni, invece di scegliere di essere un Comune della Valdelsa. Allora avrebbe potuto condividere con Siena una politica urbanistica orientata più al recupero ad al limite del nuovo edificato, mettendo a disposizione anche dei senesi i benefici degli oneri di urbanizzazione. Oggi, al contrario, Valentini non è credibile nel suo afflato verso Siena perché, ormai prigioniero del suo gigantismo, ha bisogno di spalmare su un territorio più vasto i costi della sua politica di urbanizzazione selvaggia, tutta peraltro a ridosso della nostra città”.

 

“Siamo di fronte ad un sindaco, quindi, – continua Perugini – che si candida a sindaco, aggirando il limite dei due mandati, con un pensiero strategico a geometria variabile che evidentemente pensa che i senesi abbiano l’anello al naso. Io vivo nella zona nord della città e ho potuto toccare con mano il peggioramento che tutto questo ha causato: traffico congestionato, più inquinamento acustico e atmosferico, maggiore logoramento delle nostre infrastrutture. Gli oneri di urbanizzazione derivanti dalla cementificazione selvaggia portata avanti in questi anni dal Comune di Monteriggioni avranno senza dubbio contribuito a migliorare i conti del bilancio del comune valdelsano, ma, nel contempo, hanno anche avuto come effetto negativo quello di peggiorare la qualità della vita per Siena. Una prospettiva di ‘grande Siena’ si può coltivare solo con Alessandro Mugnaioli sindaco, figura del dialogo, culturalmente estranea all’autoculto della personalità e, dunque, più adeguato per costruire un rapporto leale ed orizzontale con gli altri Comuni, con i quali avviare subito una collaborazione alla pari. Naturalmente anche con il sindaco di Monteriggioni che manterrà certamente questi propositi, qualora non dovesse vincere le primarie e dovesse risolvere la sua attuale incompatibilità”.