Due milioni e mezzo di euro dalla Regione Toscana per investimenti volti al miglioramento dei prati e dei pascoli e all’utilizzo del bosco per il pascolamento degli animali. Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale a fondo perduto pari al 40% del costo dell’investimento, elevabile del 10% nel caso di investimenti realizzati da giovani agricoltori e del 10% per le aziende poste in zone montane e/o zone svantaggiate.
“Si tratta di una misura – commenta l’assessore all’agricoltura e foreste della Regione Toscana, Gianni Salvadori – con la quale intendiamo dare un sostegno alle aziende che vivono e lavorano in zone prevalentemente di montagna o di collina, comunque marginali, dove l’allevamento degli animali al pascolo è oggi sempre più difficile, ma che rappresentano un valore aggiunto importantissimo, perchè presidiano il territorio, impedendone lo spopolamento e mantendendo il suolo e il bosco. Questo presidio è essenziale per mantenere integro il paesaggio e per prevenire frane, alluvioni e disastri causati dal maltempo, ma anche dalla mancata manutenzione del territorio ed è giusto che gli imprenditori che accettano questa sfida siano aiutati a rimanere sul mercato.”
Il decreto (n. 928 del 9 marzo 2012) a valere sul Piano Agricolo Regionale, attiva la misura intitolata: “Valorizzazione delle aree forestali e marginali tramite investimenti nelle aziende zootecniche finalizzati ad una corretta gestione del pascolo e del bosco, all’utilizzo sostenibile delle risorse e alla conservazione del paesaggio”. Lo strumento, che ha avuto l’approvazione da parte dell’Unione Europea quale aiuto di Stato coerente con le regole Comunitarie, stanzia per l’anno in corso 2,5 milioni di euro (di risorse esclusivamente regionali). E’ finalizzato a contribuire alle spese sostenute dalle aziende zootecniche per investimenti volti al miglioramento dei prati e dei pascoli e all’utilizzo del bosco per il pascolamento degli animali. Gli interventi devono essere mirati a favorire l’uso multifunzionale del bosco, sfruttandone in particolare le capacità nutritive, attraverso specifici interventi selvicolturali e corrette forme di pascolamento in grado di preservare l’ecosistema.
La misura sostiene interventi di recupero e di miglioramento di boschi degradati, di recupero di chiarie e di pascoli abbandonati, sottocaricati o sovraccaricati con l’obiettivo di una valorizzazione di queste superfici e di nuovo impiego per l’esercizio del pascolo; il sostegno è rivolto al miglioramento qualitativo del manto erboso, alla riduzione delle piante infestanti e ad una gestione razionale della risorsa idrica per l’abbeveraggio degli animali.
Gli interventi di miglioramento e recupero di pascoli e soprassuoli boschivi per il pascolamento sono finanziati solo se eseguiti all’interno di superfici forestali (ai sensi dell’art. 3 della LR 39/00) o di pascoli permanenti e prati pascolo (in questi casi solo se posti all’interno delle zone montane e zone svantaggiate ai sensi della Direttiva 75/268/CEE, art. 3).
Possono partecipare al bando le imprese agricole ai sensi del codice civile che abbiamo in conduzione una stalla con una consistenza di almeno 5 UBA (unità di bestiame adulto) composte da bovini, ovicaprini, equidi, suini, o anche ungulati selvatici per uso alimentare.
Le domande possono essere già presentate sul sistema informativo Artea ed entro il 21 maggio 2012.
Il bando è pubblicato sul Burt n. 12 del 21 marzo 2012, parte III.