“Il rispetto dei ruoli, la reciproca autonomia tra politica, istituzioni, Fondazione e Banca Mps sono un fondamento irrinunciabile in un dibattito approfondito e libero”. Inizia così il documento di indirizzo della Fondazione Mps, presentato oggi, lunedì 29 luglio in consiglio provinciale.
“La Provincia, oltre un anno fa, ha affrontato e sviluppato, anche in questo consiglio provinciale – continua il documento – una profonda analisi critica e autocritica sulle vicende che hanno interessato, negli ultimi anni, la Banca e la Fondazione Mps, che oggi stanno attraversando una fase durissima, a causa di scelte sbagliate degli organi delle stesse, della rigidità e dell’inadeguatezza di alcuni indirizzi politici ampiamente condivisi e della crisi economica più grave dal dopoguerra ad oggi”.
L’impegno delle istituzioni locali per il rinnovamento. “La Provincia di Siena, assieme al Comune di Siena – si legge ancora nel documento di indirizzo – si è impegnata in una spinta al rinnovamento che ha contribuito ad avviare una stagione di forte cambiamento, a partire dal nuovo management della Banca, che pure deve fare i conti con un’eredità molto pesante, tenendo anche in forte considerazione le variabili esterne determinate dal perdurare della grave recessione e dall’instabilità finanziaria, a partire dall’andamento dello spread. Tale processo di rinnovamento ha prodotto un ulteriore passo avanti anche nel nuovo statuto della Fondazione Mps”.
Stabilizzazione del capitale Mps obiettivo per il futuro. “Oggi la stabilizzazione e l’irrobustimento del capitale della Banca Mps – continua il documento – rappresentano, insieme al ritorno alla redditività, gli obiettivi principali, da perseguire con grande attenzione per salvaguardare Banca Mps e i suoi livelli occupazionali e per assicurare l’indipendenza strategica della Banca facendo in modo che il legame con il territorio senese continui anche nel futuro. In questo contesto, il perfezionamento della procedura per il prestito dallo Stato, attualmente al vaglio delle autorità europee, è vitale per Banca Mps e per la stabilizzazione del suo patrimonio”.
La tutela del patrimonio è la priorità per la Fondazione Mps. “La Fondazione Mps – si legge ancora nel documento di indirizzo – vive da mesi una situazione patrimoniale particolarmente delicata che, nonostante gli sforzi importanti fatti in questi mesi, non è stata ancora superata e presenta persistenti fattori di rischio tali da metterne a repentaglio la sopravvivenza stessa. In questo contesto, le priorità da affrontare per la Fondazione Mps dovranno essere la tutela del proprio patrimonio attraverso il rientro dal debito nei confronti delle banche creditrici e dagli impegni assunti a seguito delle erogazioni pregresse e, contestualmente, il riposizionamento dei progetti propri e la diversificazione graduale degli asset patrimoniali”.
Solo il recupero di redditività per Mps può dare avvio al rilancio. “Il recupero della redditività da parte di Banca Mps – continua il testo approvato – è condizione necessaria per dare avvio a un percorso di rilancio della stessa, per rafforzare la solidità, per restituire il prestito allo Stato, per tornare a distribuire dividendi agli azionisti e per rimanere il principale polo occupazionale senese e toscano. Attraverso il recupero della redditività della Banca Mps, sarà possibile anche tutelare il patrimonio della Fondazione. La redditività, dunque, deve essere l’obbiettivo principale da perseguire, su cui concentrare tutti gli sforzi in termini di efficienza, produttività, penetrazione commerciale e innovazione, cercando sempre di coniugare tali aspetti con la sostenibilità sociale degli interventi e con la ricerca di percorsi condivisi con le organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori”.
Le linee guida per Fondazione Mps. ”La Fondazione Mps – continua il documento – deve assumere come obiettivo strategico la necessità di uscire dalla crisi proiettando nel futuro un’adeguata dotazione patrimoniale per tornare a svolgere la sua mission a servizio del territorio. In quanto attuale azionista di maggioranza relativa della Banca Mps, deve svolgere al meglio il proprio compito rispetto alla salvaguardia degli interessi della comunità senese, essendo protagonista nella costruzione della nuova governance in termini di regole e alleanze, per preservare lo storico legame con il territorio senese tenendo alla larga ogni eventuale velleità di carattere speculativo. Spetta, dunque, alla Fondazione Mps evitare che la cancellazione del vincolo del 4 per cento rappresenti un salto nel buio, ma sia, piuttosto, una strada per tutelare il patrimonio, che è l’unico modo per preservare il rapporto con il territorio attraverso il ruolo della Fondazione Mps nella compagine azionaria della Banca. La Fondazione Mps, inoltre, deve intraprendere tutte le azioni a valere sul passato, sul presente e sul futuro per tutelare la stessa in presenza di eventuali profili di responsabilità dei diversi soggetti interessati”.
“Nel dare centralità alla tutela del patrimonio e tenendo conto dei punti di debolezza emersi dall’esperienza di questi anni – continua il testo – la Fondazione dovrà attivarsi per il monitoraggio costante e puntuale dell’andamento economico, finanziario e patrimoniale delle realtà partecipate; per impedire che si assumano iniziative ad alto rischio, e le cui eventuali ricadute negative possono proiettarsi nel tempo, e per evitare che si assumano impegni di natura pluriennale senza garanzia di copertura. In questo quadro, dovrà essere sviluppata un’ulteriore fase di riposizionamento dei progetti propri, a partire da quelli relativi alle biotecnologie, dove occorre arrivare rapidamente, in stretta sinergia con la Regione e con gli enti locali, a un contesto che riduca l’assorbimento di risorse e i fattori di rischio. In questo quadro, sarà necessario aprirsi sempre più a forme di collaborazione con altre realtà e a flussi di finanziamento derivanti dai livelli regionali, nazionali, europei e da soggetti privati. La Fondazione Mps dovrà anche proseguire nella riduzione dei costi di funzionamento della struttura e nel ridisegnare il ruolo della stessa alla luce della radicale mutazione di scenario determinatosi in questi anni, adoperandosi affinché in tutte le scelte che dovrà compiere relativamente a nomine e designazioni si tenga conto dei requisiti di merito, competenza e professionalità”.