Questa mattina si è svolto un incontro presso la sede di Siena Biotech tra la Direzione Aziendale, la rsu e le organizzazioni sindacali per discutere della gestione della cassa integrazione in deroga, delle prospettive aziendali, del piano industriale e dei parametri economici del management.
Per quanto riguarda la cassa integrazione è emerso che per il mese di giugno verranno riconfermati i 107 lavoratori attualmente in cassa integrazione. “Ma c’è la necessità – spiega Thomas Borromeo, Segretario Generale della FILCTEM-CGIL di Siena – che i lavoratori, soprattutto quelli in cassa a zero ore, ruotino il più possibile, per evitare che le loro alte professionalità, conoscenze e know-how si disperdano e che la cassa integrazione abbia un impatto meno gravoso sulle condizioni dei dipendenti”.
“Dall’incontro – continua il Segretario – è anche emerso che l’Azienda sta cercando di intraprendere iniziative volte alla individuazione di possibili partnership che possano garantire prospettive economico-occupazionali e la continuità delle attività di ricerca ancora in corso; ciò non toglie però che secondo noi dovrà essere fatto un ulteriore sforzo soprattutto in merito al ruolo di Siena Biotech all’interno del Distretto Toscano delle Scienze della Vita, al rapporto con il territorio toscano e con tutti i soggetti interessati allo sviluppo di un polo tecnologico centrato sulle Scienze della Vita, con la consapevolezza che le attuali difficoltà economiche della Fondazione del Monte dei Paschi non potranno garantire le risorse necessarie per sempre”.
“Tutto questo – sottolinea il sindacalista della FILCTEM-CGIL di Siena – dovrà essere gestito attraverso la realizzazione e la condivisione con le parti sociali di un piano industriale che purtroppo ad oggi non è stato ancora sviluppato”.
“Grazie alla cassa integrazione – conclude Borromeo – i lavoratori, consapevoli dell’attuale momento di criticità, stanno contribuendo in maniera importante all’abbassamento dei costi di gestione consentendo il mantenimento del polo produttivo e dimostrando grande senso di responsabilità. Data la necessità di ridurre tutte le voci di costo, risulta evidente che il solo contributo da parte dei lavoratori non è sufficiente, e per questo lanciamo un appello al management affinché partecipi con i lavoratori ad una riduzione del costo del personale”.