“In tutti gli appalti della provincia di Siena viene ora impedita la pratica inaccettabile delle dimissioni in bianco cui spesso vengono sottoposte le lavoratrici donne. Sarebbe auspicabile che tutte le istituzioni pubbliche che ancora non lo hanno fatto approvassero un provvedimento del genere per i propri appalti”. E’ quanto dichiara il presidente del consiglio provinciale di Siena, Riccardo Burresi, annunciando l’avvenuta approvazione da parte del parlamentino senese di una deliberazione specifica.
“In un momento che vede sempre più forti gli effetti della crisi sul mondo del lavoro – spiega Burresi – con le conseguenze spesso caricate sui soggetti con meno difese, il consiglio provinciale ha potuto dare un segnale concreto a tutela del lavoro femminile. Con l’approvazione a larga maggioranza di una mozione proposta dal consigliere Antonio Falcone, il consiglio ha introdotto una clausola che di fatto rende impossibile per tutte le aziende che forniscono beni e servizi alla provincia di Siena la pratica delle dimissioni in bianco, quel fenomeno che vede le lavoratrici costrette a firmare la lettera di dimissioni in anticipo per essere ‘dimissionate’ a seguito di gravidanza, malattia o altro. Da ora in tutti i contratti siglati dalla Provincia, infatti, verrà specificato quanto segue: ‘Al momento dell’inizio dell’esecuzione dell’appalto, l’impresa appaltatrice dovrà comunicare al responsabile dell’esecuzione del contratto i nominativi dei dipendenti impiegati presso l’ente nell’esecuzione del presente contratto. La cessazione del rapporto, per dimissioni, di una delle persone indicate dovrà essere preceduta dalla firma in presenza del funzionario responsabile del procedimento. E’ onere del responsabile dell’esecuzione rendere nota tale precisazione ai dipendenti interessati’”.
“Con questa clausola – prosegue il presidente del consiglio provinciale – la Provincia di Siena si posiziona all’avanguardia per arginare a un fenomeno che, secondo il Rapporto Istat del 2011, ha coinvolto in Italia 800mila donne, il 9% di tutte le lavoratrici. Mentre il mondo femminile deve subire lo smacco dell’aula del Senato che rimane senza nessuno a presiederla quando si discute di violenza sulle donne, il consiglio provinciale di Siena fa la sua parte. Perché crediamo che sia necessario integrare al concetto della conciliazione quello della condivisione e della responsabilità tra uomini e donne per avere un vero sviluppo economico capace di portare benessere a tutti”.
“In occasione della giornata dedicata all’economia delle donne organizzata a Siena – aggiunge Burresi – ho proceduto ad inviare le deliberazioni approvate contro le dimissioni in bianco alla presidente, on. Livia Turco, e ai partecipanti al convegno conclusivo Susanna Camusso (segretaria generale Cgil), Catiuscia Marini (presidente Regione Umbria), Tonia Mastrobuoni (giornalista della Stampa), Alessandro Profumo (presidente Banca Monte dei Paschi), con l’auspicio che possano essere promotori dell’accoglimento di provvedimenti simili negli ambiti istituzionali di loro competenza”.