Simone Lorenzetti per la prima volta è candidato al Consiglio Comunale ed ha scelto di farlo nella lista dei Riformisti a supporto del sindaco Bruno Valentini. “Una delle priorità per la città è sicuramente l’economia. Dobbiamo valorizzare le migliori cosa che abbiamo, come ad esempio l’agricoltura di qualità, aumentando mercati e mercatini di filiera corta, in grado di dare ai cittadini ed alle aziende un grande valore aggiunto”, sostiene Lorenzetti. “Abbiamo un territorio straordinario, ma purtroppo non lo promuoviamo molto bene. Il successo evidentissimo dell’Eroica e degli altri eventi sportivi amatoriali sono la chiara dimostrazione che ambiente, salute, fitness e turismo sono un mix strepitoso per la valorizzazione economica delle nostre eccellenze. Migliaia di persone vengono nella nostra terra per passeggiare, andare in bici o a cavallo nel senese, ma non siamo in grado di dare loro un’adeguata accoglienza. Hanno ragione i tour operator, le guide turistiche e gli addetti del turismo in genere. Non dobbiamo avere paura ad aprirci a professionalità in grado di essere da guida in questo senso, così come dobbiamo consentire ai privati di fare investimenti, senza mettere loro mille lacci e vincoli. Le parole investimento, privato e reddito non sono bestemmie, ma una prospettiva necessaria, visto che il così detto ‘pubblico’ ha terminato le risorse. Alcuni vincoli appaiono assurdi. A certi negozi viene impedito di fare una bella vetrina, magari rendendo accattivante e più visiva l’insegna. Capisco il centro storico, ma in periferia andrebbero tolti tanti vincoli. Consentiamo a chi vuole investire su se stesso e sulle proprie idee di farlo, liberamente, senza bloccare tutto con vincoli antistorici. Diamo aria alle idee, togliamo la polvere medioevale da tanti regolamenti, a partire da quello urbanistico, che è diventato un insieme di regole blocca iniziative e blocca imprese. Non sono le tavole di Mosè, dunque intoccabili. Dobbiamo cambiarlo subito, deve essere uno dei primi atti della prossima Giunta. Mi viene in mente un bel pensiero di Einstein, che diceva ‘Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e disagi, inibisce il proprio talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi è l’incompetenza’. Guardiamo avanti, dunque, con coraggio e decisione, consentendo a chi ha delle buone idee di portarle avanti. Non diamo sempre la colpa agli altri, ma mettiamo in campo atti concreti per ritornare la Siena di qualche anno fa, anche se non avremo mai più Banca e Fondazione come li ricordiamo”.