Chi cerca di descrivere e valutare l’attuale scenario senese riconducendolo alla stregua del “luogo del crimine” commette un atto di profonda mancanza di rispetto e di totale pregiudizio, nei confronti della sua gente e delle sue istituzioni. Una città che appare forse circondata da molti, troppi curiosi e pretendenti. C’è chi spinge e si accalca per guadagnare le prime posizioni, chi totalmente o in parte a digiuno da concreti elementi valutativi teorizza sulle dinamiche dei fatti, troppo spesso in cerca di un mero istante di protagonismo e visibilità.
Certamente ogni giorno emergono fatti di una gravità inaudita e sarà compito della Magistratura fare chiarezza e trasparenza, assegnando le responsabilità penali e civili a chi ha commesso reati, non certamente ad un’intera comunità. Siena non è uno set cinematografico, uno di quelli dei film polizieschi di stampo americano, nei quali il pubblico è in trepidante attesa dell’arrivo del “risolutore”. Siena, ora più che mai, non ha bisogno di Superman “calati dall’alto”.
Orfana di punti di riferimento, allo stremo delle energie, all’agognata ricerca di un pizzico di normalità, di determinazione nel cambiamento e di tanta, tanta fiducia, Siena rappresenta una realtà molto complessa che per poter fare i conti con i propri errori e metabolizzare i complessi processi di cambiamento pretende, a forte e univoca voce, che i candidati alla carica di sindaco non siano solo persone oneste e scevre da interessi individuali o di appartenenza, ma che essi rappresentino la reale e concreta espressione della società civile, fortemente consapevoli del fatto che al termine del mandato la vita riprenderà dall’esatto punto in cui l’avevano interrotta per amministrare il territorio. Individui capaci di raccontare la realtà per quella che è, anche quando essa non risponde a ciò che gli elettori vorrebbero sentirsi dire.
Ora più che mai servono persone con i “piedi per terra”, che agiscano con il rigore morale, i tecnicismi e la diligenza necessari, ma più ancora con l’affetto e la naturale empatia per la città e le sue istituzioni. Sentimenti e percezione del territorio che solo chi è di Siena può avere, non necessariamente perché vi è nato, ma semplicemente perché la vive.
Massimo Braida – Segretario Provinciale Psi Riformisti Siena