La Rsu vuole sensibilizzare il consiglio provinciale, la giunta e il Presidente sull’estrema preoccupazione che viviamo come dipendenti dell’amministrazione provinciale e come cittadini di questo territorio. Le norme del decreto sulla spending review persistono nello svuotare le funzioni delle Province e nei tagli lineari che già dal 2012 condizioneranno i bilanci e porranno le amministrazioni provinciali nelle condizioni di eliminare servizi essenziali per i territori. Le ricadute per i cittadini saranno pesantissime, in una situazione dove la crisi morde già forte e aumenta. Si sta veramente andando verso la paralisi del sistema e questo produrrà, sempre per i cittadini, un radicale abbassamento della fruibilità dei servizi con un concreto e insostenibile innalzamento della tassazione locale.
Il processo di riordino delle Province va avviato con modalità e tempi che consentano di coinvolgere i territori e le rappresentanze dei lavoratori. Vogliamo sollecitare la necessità di una cabina di regia di livello territoriale che governi i processi per definire il futuro assetto istituzionale delle Province, con un tavolo che parta dalla salvaguardia e tutela delle funzioni e dei servizi e dalla valorizzazione professionale dei lavoratori. Oggi, purtroppo, manca, invece, una visione unitaria di fondo per razionalizzare e semplificare il sistema istituzionale. Il decreto “Salva Italia” propone soluzioni frettolose e scellerate alle esigenze di riduzione della spesa pubblica e al taglio dei costi della politica.
A nostro avviso, occorre che ogni istituzione riduca gli sprechi e i costi impropri, ma non è più possibile rinviare la definizione delle competenze di ogni livello di governo. Vanno salvaguardati e rilanciati il ruolo e il valore di prossimità territoriale delle autonomie rispetto alle domande espresse dalle comunità locali, anche in chiave di sussidiarietà. La Provincia, per noi, rappresenta questo valore.
Riformare il modello “a rete” attraverso una razionale divisione delle competenze e delle responsabilità permetterebbe di non dissipare o disperdere il patrimonio di professionalità di quanti, ad oggi in Provincia, sono a disposizione dei cittadini. A fronte di ogni tentativo di esclusione dei lavoratori e di chi li rappresenta da ogni processo di riorganizzazione del governo locale, e in particolare delle Province, noi continueremo nella mobilitazione già attivata, facendoci promotori di iniziative di forte sensibilizzazione dei cittadini e delle istituzioni, a difesa dei valori di democrazia, partecipazione e solidarietà, principi più volte richiamati anche nel corso del consiglio provinciale di oggi.
Le rappresentanze sindacali si faranno promotori, da subito, di richieste di confronto con parlamentari e consiglieri regionali eletti nel territorio senese. In quest’ottica, ci aspettiamo da questo organo provinciale, l’emanazione di un documento da consegnare al Presidente, quale componente del Consiglio delle autonomie locali (Cal), dove si ribadiscano il forte contrasto alla logica dei tagli lineari alle risorse di bilancio; la promozione del confronto con tutti i soggetti istituzionali coinvolti nel processo di riorganizzazione e riassetto istituzionale del governo locale; la valorizzazione delle funzioni e delle competenze provinciali; la semplificazione e lo snellimento della macchina amministrativa; la riqualificazione della spesa a vantaggio dei cittadini, contribuenti e fruitori dei servizi pubblici, e la difesa dei livelli occupazionali e della professionalità dei lavoratori.