Roberto Rosa ricorda Osvaldo Bonelli

 

Osvaldo Bonelli, selvaiolo e costoniano di antica memoria, amichevolmente chiamato da tutti “Baddio”, è spirato nel pomeriggio  del 7 agosto, amorevolmente assistito dalla moglie e dalle figlie e dai parenti e amici più intimi. Il connubio Selva-Costone ha accompagnato Osvaldo Bonelli, classe 1930, per tutta la sua esistenza: in Contrada ha ricoperto moltissimi incarichi, fino a essere eletto nel biennio 83/84 priore; al Costone ha svolto ogni tipo di mansione. Temperamento gagliardo, uomo tenace dalla battuta pungente, amante degli aneddoti, battagliero come non mai, fu dipendente dell’Istituto Sclavo dove per lunghi anni intraprese la sua azione sindacale nella Cisl a fianco dei lavoratori. Baddio tra le tante passioni, ne coltivava una assai particolare: costruiva ogni genere di marchingegno, in particolar modo piste dei barberi meccanizzate; la più bella, immortalata anche in un servizio televisivo dedicato al Palio, attualmente è conservata presso il Palazzetto del Costone; ne regalò una anche al suo amico di sempre, don Vittorio Bonci, con il quale condivise sia nella Selva, sia al Ricreatorio, intensi momenti di storia senese e contradaiola. Tutto il popolo di Vallepiatta, strada in cui ha abitato, e quello del Costone, adesso lo piange con profondo cordoglio.

Personalmente ho imparato molto da Osvaldo; è stato una di quelle persone che mi hanno fatto amare il Costone, e di questo lo ringrazio. Il suo carattere indomito, battagliero, polemico, ma dal forte effetto trascinante, lo ha contraddistinto nelle varie attività all’interno del Ricreatorio. Osvaldo ebbe la fortuna da giovanissimo di conoscere mons. Nazareno Orlandi, il fondatore del Costone, del quale conservava un grande ricordo. Osvaldo amava spesso raccontare aneddoti sulla vita costoniana, fra tutti quello assai triste dell’incidente di Simignano, sulla Montagnola senese, che vide coinvolti nell’agosto del 1945 i Giovani Esploratori del Costone, tre dei quali tragicamente perirono. Alcuni di quei giovani sopravvissuti all’incidente sono qui presenti e ricorderanno sicuramente.

 

I Costoniani in visita a Simignano - Osvaldo Bonelli è i l primo in piedi da sinistra

Più volte sono stato con lui a visitare il luogo di quella sciagura e vi assicuro che di fronte a quella croce Osvaldo si commuoveva sempre; era uno di loro, che però l’aveva scampata. Il 7 agosto di quell’anno, moriva mons. Orlandi. Il 7 agosto di quest’anno Osvaldo ha lasciato la sua Contrada e il suo Costone. Sta a noi tutti ricordarlo con quello spirito fiero che ha contraddistinto la sua figura, magari raccontando ai nostri giovani, selvaioli e costoniani, i suoi aneddoti, così da tenerlo sempre in vita con il nostro pensiero.

Tutto il Costone si stringe in un forte e affettuoso abbraccio ai familiari di Osvaldo Bonelli, il nostro caro e unico Baddio.

Roberto Rosa