Con l’iniziativa promossa dalla Lega calcio serie B: “Un giorno per la nostra città”, lunedì prossimo 24 febbraio piazza Salimbeni si trasformerà in una spazio divertimenti dedicato a tutti i bambini della città. Dalle 17 alle 19, infatti, i giocatori della Robur insieme alle cooperative sociali Camaleonde e Giocolenuvole saranno gli animatori di una serie di divertenti giochi. In contemporanea il personale del Centro affidi della zona senese e dei servizi sociali del Comune daranno informazioni sull’istituto dell’affido familiare, un servizio di aiuto e sostegno, previsto dall’ordinamento civile, creato per tutelare i diritti dell’infanzia.
<<Prendere un bambino in affido – ha detto l’assessore al sociale Anna Ferretti – è un atto d’amore che ogni persona può donare a una famiglia in difficoltà, arricchendo chi lo riceve e chi lo fa>>.
L’affido familiare (a Siena è presente il Centro Il Canguro, via dei Pispini 162 Tel. 0577 226231), a differenza dell’adozione, è una realtà ancora poco conosciuta che permette, temporaneamente, di accogliere all’interno della propria famiglia un minore che, per decisione e motivazioni diverse dei genitori o delle autorità competenti, ha necessità di essere sostenuto e tutelato. Questo istituto prevede, quindi, il mantenimento del legame tra il minore e la sua famiglia d’origine, la quale in momentanea difficoltà deve essere contemporaneamente sostenuta per affrontare e rimuovere, laddove possibile, le problematiche esistenti con i supporti dei servizi socio-sanitari. Mentre il bambino, o l’adolescente, ha la possibilità di continuare, con serenità, il suo percorso di crescita.
<<Innanzitutto – ha ricordato la Ferretti – l’affidatario può essere anche un single, maschio o femmina, e non esistono vincoli legati all’età e all’unione matrimoniale.
Diverse le tipologie di affidamento, che posso variare in relazione ai bisogni del minore e della famiglia di origine e, di conseguenza, nell’accoglienza temporale.
E’, infatti, previsto il tempo pieno che prevede un periodo prolungato con un progetto ben definito e verificato in itinere; il tempo parziale: una parte della giornata o della settimana (weekend, vacanze, doposcuola), e il tempo breve in casi particolari e necessità transitorie (ricovero del genitore, lavoro, ecc..)>>
Con “Un giorno per la nostra città”, realizzata in collaborazione con l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con il patrocinio di AIC (Associazione Italiana Calciatori) e AIAC (Associazione Italiana Allenatori Calcio), la Lega Serie B intende percorrere la strada indicata dal “Manifesto per il Rispetto” per restituire al territorio una parte di quella ricchezza che ha dato ad ognuno di loro. Per questo La Lega Serie B e i 22 Club dedicano un giorno al mese (lo stesso in tutte e 22 le Città – in questa stagione sportiva da febbraio a maggio -), impegnandosi a realizzare una serie di iniziative a favore della comunità di appartenenza, con l’obiettivo di testimoniare, concretamente, vicinanza, ascolto, solidarietà e umanità.