Sabato 22 giugno “porte aperte” ai donatori di sangue negli ospedali di Campostaggia e Nottola

 

donazione sangue

“Regala il dono della vita: dona il sangue!” è lo slogan scelto quest’anno dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per la giornata dedicata alla donazione del sangue, che vede gli ospedali di Nottola e Campostaggia in prima linea nelle iniziative per diffondere e incrementare la cultura della donazione volontaria.

Sabato 22 giugno, le Sezioni Trasfusionali di Campostaggia e Nottola apriranno le porte ai volontari donatori in mattinata (8.00-13.30) e nel pomeriggio (14.30-16.30), restando a disposizione anche di chi desidera solo informarsi meglio su questo semplice gesto di altruismo in grado di salvare tante vite umane.
I volontari che intendono aderire alla giornata di donazione straordinaria del 22 giugno possono prenotare attraverso la cosiddetta AgenDona, attivata dalle associazioni Avis, Fratres e Anpas della nostra provincia.
E’ inoltre possibile contattare per informazioni i numeri 0577 994702 o 994400 (Sezione Trasfusionale di Campostaggia) e 0578 713261 (Sezione Trasfusionale di Nottola, tutti i giorni feriali dalle 12 alle 14).
Nel 2012 le Sezioni Trasfusionali di Poggibonsi e Montepulciano hanno totalizzato n° 7684  donazioni di sangue intero ( 2854 in Val d’Elsa e 4830 in Val di Chiana) e  1714  sono state le donazioni di plasma da aferesi (921 in Val d’Elsa e 793 in Val di Chiana). Le due Sezioni, grazie all’impegno e al contributo fondamentale delle Associazioni dei donatori delle zone Val d’Elsa e Val di Chiana, sono state così in grado di raggiungere pienamente gli obiettivi fissati dalla Regione Toscana.
“Incrementare la donazione di plasma”, affermano Elena Consolmagno e Franca Mancuso, Responsabili delle Sezioni Trasfusionali degli stabilimenti ospedalieri di Campostaggia e di Nottola, “è una priorità per raggiungere la piena autosufficienza, secondo gli obiettivi fissati dalla Regione Toscana. Donare plasma è inoltre un atto che può essere compiuto, per più volte all’anno, anche da chi ha valori di emoglobina bassi”. “Infatti” spiegano Mancuso e Consolmagno “del sangue donato viene trattenuta solo la parte liquida, il plasma appunto, mentre i globuli rossi vengono ‘restituiti’ allo stesso donatore immettendoli nuovamente in circolo”.