
Perseguire l’unità del Partito democratico in nome del massimo pluralismo e del confronto; garantire che gli organi decisionali siano composti esclusivamente da iscritti che non ricoprano incarichi in società pubbliche; improntare la gestione finanziaria secondo i criteri della massima economicità ed efficienza. Sono questi alcuni dei temi al centro del documento approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea dell’Unione comunale del Partito democratico di Monteriggioni. Un’assemblea caratterizzata da un dibattito vivace e ricco di idee, dopo la relazione introduttiva Raffaella Senesi, Segretaria dell’Unione Comunale.
“Sono molto soddisfatta – ha detto Senesi – del dibattito che ha caratterizzato l’assemblea e che dimostra, ancora una volta, la vitalità e la passione di un partito che vuole essere protagonista del rilancio del nostro Paese e della nostra realtà locale. La composizione degli organi di partito, l’attenzione alle spese e l’unità del Pd sono stati tre temi al centro della nostra discussione. Come ribadito nel documento, siamo d’accordo con il neosegretario provinciale, Niccolò Guicciardini per avere un Pd che sappia tener fuori la politica dagli ambiti gestionali, così come vogliamo che il Pd senese sia un partito unito e coeso in nome del pluralismo e della capacità di accogliere idee e proposte diverse”.
“L’assemblea – prosegue Senesi – ci ha dato anche la possibilità di confrontarci sulla situazione italiana e su quella senese. Non stiamo attraversando un momento facile, la crisi ‘morde’ anche nel nostro territorio e molti cittadini sono in difficoltà. Il Pd deve far sentire, ora più che mai, il suo ruolo di partito in grado di presentare proposte concrete per il futuro. Penso al sostegno all’occupazione, alla necessità di una riforma istituzionale che non ci privi tout court di un ente che consideriamo fondamentale come le Province, penso alla necessità di sburocratizzare il sistema per dare ‘respiro’ e possibilità di crescita all’economia. Credo poi che, sul fronte della riduzione della spesa, avviata dal governo Monti con la cosiddetta spending review, non si possa intervenire in maniera indiscriminata su servizi essenziali, mettendo ulteriormente in difficoltà famiglie ed imprese. Su questo il Pd, e noi per quanto possibile daremo il massimo contributo, dovrà dare un segnale forte, perché non possiamo lasciare ad altri la speranza del domani”.