Il mese scorso, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Montepulciano, durante un posto di controllo effettuato nei pressi del casello A1 Valdichiana di Bettolle, hanno fermato a bordo della sua auto un cittadino filippino 51enne residente a Pisa, che, per il fare agitato ha destato sospetti nei militari operanti. Avendo notato che lo straniero aveva un coltello di notevoli dimensioni sopra il sedile della macchina, i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione della stessa. Durante tale operazione sono state rinvenute delle piccole bustine di cellophan trasparenti, contenenti dei cristalli bianchi simili al sale. I militari hanno quindi chiesto delucidazioni al filippino sulla natura e provenienza della sostanza rinvenuta. A dire della persona, quella sostanza biancastra era una sorta di sale minerale proveniente dalle Filippine, utilizzata per scopi terapeutici, in particolare per curare malori dell’apparato digerente. I Carabinieri, non convinti da quanto detto dallo straniero, lo hanno accompagnato presso gli uffici della Compagnia di Montepulciano, per verificare l’origine della sostanza rinvenuta, contestualmente è stato quindi denunciato per porto abusivo d’arma. La sostanza rinvenuta, per esami più approfonditi, è stata inviata al Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti di Grosseto dove, dopo meticolosi accertamenti è stato constatato che la sostanza era effettivamente droga. Si tratta infatti di metamfetamina (in gergo detta shaboo, shabu, ice o crystal meth), droga di origine sintetica proveniente dalle Filippine ed il quantitativo rinvenuto – circa 15 grammi – è sufficiente a confezionare oltre 110 dosi. L’ice, si presenta sotto forma di sali grossi ed ha effetti 8-9 volte più potenti della cocaina e viene assunto in svariati modi: può essere inalato, ingerito, fumato oppure assorbito attraverso la pelle. Nelle Filippine è usato frequentemente per rimanere svegli durante i funerali che durano giorni e giorni. Per quanto riguarda rinvenimenti di Ice o metamfetamina, si tratta della prima volta che viene sequestrata in Valdichiana.