Non ti curar di loro, ma guarda e… lascia passare. Questa è la cantilena che si respira ormai a Siena, candidata capitale europea della cultura per il 2019 ma sorda alle voci delle tante associazioni locali che la rendono viva. Esemplare l’accoglienza che la città riserverà il weekend del 14-15 settembre al raduno nazionale del CAI, il Club Alpino Italiano, in occasione dei 150 anni dalla fondazione di quella che è la più antica associazione italiana. Scelta come unica tappa toscana, nel cammino che da Torino porterà a Roma, con un afflusso di partecipanti stimato sulle centinaia e la RAI a seguire l’evento, a oggi la sezione locale del CAI non è riuscita a ottenere dal Comune e dagli Enti locali né un’area per la mostra fotografica organizzata in collaborazione con tutte le altre sezioni regionali né uno spazio per il coro “La Martinella”, solito ad esibizioni nei luoghi di maggior prestigio, da Montecitorio al teatro Regio di Parma all’Auditorium RAI di Torino e riconosciuto dal Ministero dei Beni Culturali come “Coro d’Interessa Nazionale”. Al presidente nazionale del CAI, alle autorità convenute e agli appassionati camminatori, il Club locale mostrerà i bei sentieri della Francigena, mantenuti agibili e puliti grazie all’opera volontaria dei soci, ma una volta arrivati in città mancherà quell’accoglienza che Siena in passato ha saputo dare e che ha reso la sua economia prospera e il suo nome grande.
Per ulteriori info scrivere a info@caisiena.it, visitare il sito www.caisiena.it oppure recarsi in sezione presso la sede in Viale Mazzini, 95
Club Alpino Italiano