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Simone Vigni (PD): “Solidarietà al ministro Kyenge”

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“Esprimo solidarietà al ministro per l’integrazione Cècile Kyenge, vittima di un insulto grave, razzista e inqualificabile, lesivo della dignità di ogni donna e di ogni cittadino, che per di più proviene da un’altra donna nonché esponente delle istituzioni e che, proprio per questo, deve farci riflettere su come l’intolleranza rappresenti ancora una minaccia nel nostro Paese”.
Sono le parole di Simone Vigni, neoeletto consigliere comunale del PD di Siena, dopo l’episodio di ieri che ha visto Dolores Valandro, consigliera leghista di quartiere a Padova, insultare su Facebook il ministro per l’Integrazione Cècile Kyenge. La consigliera leghista ha pubblicato una foto della ministra sul proprio profilo Facebook accompagnata dalla scritta: “Ma mai nessuno che la stupri, così tanto per capire cosa può provare la vittima di questo efferato reato?”.

 

 

“Di fronte a un insulto di una simile meschinità – prosegue Vigni – vorremmo almeno poter dire che si tratta di un episodio isolato, da riferire al pensiero, se così si può definire, di una sola persona, che non rappresenta la parte politica di cui è esponente. Ma purtroppo non è così. Fin dalla sua nomina a ministro, Cècile Kyenge è stata vittima di attacchi ignobili da parte di esponenti del Carroccio e non si contano gli esponenti della Lega Nord – da Maroni a Salvini all’immancabile Borghezio – che hanno sentito il bisogno di scagliarsi pubblicamente contro il ministro dell’integrazione. Sui social network si sprecano i gruppi e le iniziative contro la ministra, molte delle quali operano con il placet leghista e ospitano commenti di esponenti delle istituzioni nazionali e locali. Tutto questo dimostra soltanto la necessità di un dicastero dedicato all’integrazione e perciò bene ha fatto il premier Letta ad assegnare questo compito alla ministra Kyenge. C’è purtroppo ancora molto da fare e Cècile Kyenge, come dimostra il suo curriculum, ha tutte le carte in regola per riuscire in un compito così cruciale per la nostra democrazia. Quegli analfabeti della Lega Nord che, in mancanza di qualunque altro argomento politico, si scagliano contro la ministra solo per il colore della sua pelle rappresentano il peggio della politica intollerante e xenofoba che, fortunatamente, qui a Siena non trova albergo, come dimostra il tonfo registrato dalla Lega Nord. Le prese di distanza cui assistiamo oggiAggiungi un appuntamento per oggi da parte dei leghisti nei confronti di questo insulto becero e greve – conclude Vigni – suonano false e ipocrite”.