Sipario sul 46esimo vinitaly: il bilancio del Consorzio Chianti Coli Senesi

Si chiude il sipario sul 46esimo Vinitaly e per il Consorzio Colli Senesi è anche il momento di un bilancio finale. “Una buona edizione quella del 2012 – afferma Cino Cinughi de Pazzi, Presidente del Consorzio – nonostante il difficile periodo che stiamo attraversando. Nel complesso abbiamo assistito a un discreto afflusso di visitatori, stringendo diversi contatti, soprattutto con importatori stranieri. Inoltre abbiamo osservato un livello di attenzione molto alto, sia da parte degli addetti ai lavori, sia da parte dei consumatori, entrambi attirati dal rapporto qualità – prezzo del prodotto Chianti Colli Senesi”. Cautamente ottimisti anche i commenti degli espositori presenti allo stand del Consorzio, soddisfatti della buona risposta di un pubblico attento e enologicamente preparato, nonché alla visita di diversi operatori del settore import ed export.
“Qualche interessante contatto sia con esportatori italiani che con importatori stranieri, in particolare americani, olandesi e russi, piazze molto interessate al biologico, un mercato che all’estero promette molto bene, settore che invece in Italia stenta ancora a decollare. Buona inoltre l’affluenza di pubblico, soprattutto nella giornata di domenica” – dice Edoardo Dilaghi, dell’azienda agricola Allegretti.
Discreta edizione anche per Niccolo’ Simonelli dell’azienda agricola Bichi Borghesi : “Soddisfatto dell’andamento complessivo della fiera, durante la quale abbiamo avuto sia conferme dai mercati tradizionali, quali Stati Uniti, Canada, Inghilterra e Giappone, ma anche contatti con rappresentanti dei mercati dell’est Europa, sbocchi commerciali sicuramente più recenti ma non meno interessanti”. Per Marco Manganelli, dell’azienda agricola “Il Colombaio”, meglio l’edizione del 2012 rispetto a quella dell’anno precedente: “Un bilancio complessivamente migliore di quello del 2011, soprattutto per il maggior numero di contatti potenzialmente favorevoli avuti con importatori e distributori esteri, provenienti da Stati uniti, Giappone e Russia e per il maggiore interesse dimostrato da parte dei ristoratori”.
Un po’ più neutrali i commenti di Daniele G. Rosti, dell’azienda agricola Campo Chiarenti, che non si sbilancia, ma con molto pragmatismo aspetta di toccare con mano i risultati di questa edizione, ma che comunque registra buoni contatti con operatori del settore provenienti dai paesi del nord Europa, molto interessati a ricercare etichette di qualità ma anche di buon prezzo. Edizione in rialzo, sicuramente più interessante di quella del 2011 anche per Pierangela Lucioli, dell’azienda agricola San Gregorio, che si dice soddisfatta per la qualità dei contatti avuti e per il livello di attenzione dimostrata dai consumatori rispetto a tutta la gamma produttiva aziendale.
Speriamo quindi che questa edizione possa segnare un punto di svolta e di ripresa per tutto il settore.