«Se il neosegretario del Pd Matteo Renzi non reputa opportuno pronunciarsi sul caso Monte dei Paschi taccia pure. Anche se appare strano che un politico abile con le parole come lui non ne trovi una adatta all’occorrenza, nascondendosi dietro l’ombrello di un non ben precisato rispetto alle istituzioni. Non parli, Renzi, ma allora agisca: se ne ha il coraggio riconsegni alla città le centinaia di migliaia di euro che i membri nominati nei vari cda della galassia MPS iscritti al suo partito hanno negli anni devoluto al Pd sotto forma di liberalità. Sarebbe un gesto simbolico e di credibilità politica che pur tuttavia non cancellerebbe decenni di cattiva gestione del potere a Siena».
«Non più tardi di un anno fa Renzi attaccava a testa bassa l’allora segretario del Pd Bersani proprio sulla vicenda MPS, riconoscendo le enormi responsabilità del partito nella cattiva gestione della banca e della Fondazione. Un implicito sostegno alle posizioni di chi, come le forze di opposizione in città, indicavano nel Pd senese il principale responsabile di ciò a cui stavamo e stiamo assistendo. Nonostante i patetici tentativi di tirare nel mezzo anche il PdL-Forza Italia, le responsabilità sono chiare a tutti. Anche a Renzi, a cui rivolgiamo l’appello: il partito di cui è segretario restituisca alla città ciò di cui ha negli anni beneficiato».