“E’ stato uno schiaffo alla città, alle scelte di rinnovamento, alla buona politica e anche al nostro Partito. Quanto accaduto ieri in consiglio comunale a Siena, in occasione del voto sul bilancio, è un gravissimo atto di irresponsabilità che richiede un chiarimento politico urgente. Il sindaco Franco Ceccuzzi ha tutta la mia solidarietà e il mio appoggio in questa fase così delicata”. Lo dice la parlamentare toscana del Pd Susanna Cenni, intervenendo all’indomani della bocciatura del rendiconto d’esercizio 2011, per cui sono stati determinanti i voti contrari dei sette consiglieri di maggioranza. “Mentre Siena viveva, nelle stesse ore, importanti segnali di nuovo corso, sia nella Banca che nell’Università, nell’aula del consiglio comunale si produceva una frattura senza precedenti e ben poco comprensibile da chi cerca motivazioni chiare e politicamente spiegabili. Certamente non è stato un atto annoverabile nella dialettica politica”.
“Nessuno si aspetta – sottolinea Cenni – che i partiti e i gruppi consiliari siano dei monoliti. Le differenze e i punti di vista sono una ricchezza per il Pd, ma proprio per questo il rispetto delle regole di convivenza e dei luoghi deputati a discutere e a decidere diventano fondamentali per l’esistenza stessa di una comunità politica. E’ ormai palese che i sette voti che ieri hanno affossato il bilancio consuntivo nulla avevano a che fare con il contenuto del rendiconto, per altro in massima parte riconducibile alla precedente gestione. Per questo oggi mi sento di condannare con grande determinazione la scelta dei setti eletti nelle liste del Pd; quegli stessi eletti che poco più di anno fa sottoscrivevano un programma, scelte di governo e un candidato sindaco che sin dai primi giorni si è caratterizzato per un forte impegno teso a far crescere la città, a rafforzare le sue istituzioni, a garantire ai cittadini buoni servizi anche nel futuro, nonostante le grandi difficoltà. Sono stati mesi di intenso lavoro, che hanno visto una forte sintonia con l’amministrazione provinciale e la costruzione di una regia comune su terreni decisivi quali economia, sviluppo e coesione sociale. Siena e il suo territorio hanno bisogno di questo: di un impegno senza se e senza ma per il bene della collettività, in una fase di grave crisi economica e di sfiducia crescente verso la politica. Ieri tutto questo ha ricevuto uno sberleffo utile solo ad allargare la distanza tra cittadini e partiti”.