Video, performance teatrali, musica e letture. Così le donne di Siena si sono raccontate ieri, martedì 19 febbraio, nel corso dell’iniziativa promossa da Susanna Cenni all’interno dello spazio MetroCubo dell’Arci di Siena. Insieme alla candidata del Pd alla Camera sono state individuate le priorità, le proposte e le idee per costruire insieme un’agenda di genere. Fondi per i centri antiviolenza, rappresentanza di genere, proposta di legge sulle dimissioni in bianco, welfare, democrazia paritaria, famiglia, medicina di genere, ma anche strumenti di partecipazione per condividere nuovi modelli di sviluppo economico e raccogliere i contributi del territorio senese. All’incontro hanno partecipato anche molte rappresentanti delle associazioni, delle istituzioni e delle imprese del territorio, che hanno sottolineato la necessità di mettere ordine nelle legislazioni, reperire risorse e garantire così diritti e libertà alle donne.
La forza e le competenze delle donne come motore dell’azione parlamentare. “Mi faceva piacere incontrarvi in modo diverso prima della fine di questa campagna elettorale – ha esordito Susanna Cenni, candidata del d alla Camera – Quella appena trascorsa è stata una legislatura difficile per le donne. Si è assistito a un pesante attacco al corpo, alla dignità e ai diritti delle donne, attraverso messaggi umilianti, che oltre che per scopi commerciale, per la prima volta, hanno varcato i confini istituzionali. Pesanti poi sono i numeri della violenza sulle donne. Il tutto è aggravato dal presentarsi di un sistema politico ed economico interessate da varie forse di corruzione e che sembra arrivato al capolinea. Ma ci sono state anche tante reazioni di massa, dalla manifestazione di snoq, alla danza contro la violenza dello scorso 14 febbraio. Anche negli ultimi mesi della legislatura, poi, abbiamo ottenuto alcuni risultati, come la legge per la doppia preferenza di genere e siamo riusciti a far firmare la Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne che deve essere ratificata. Risultati sicuramente positivi, ma non possibili senza le grandi mobilitazioni delle donne. Le cose da fare sono ancora tante. Da parte mia ci sarà l’impegno di ripresentare la proposta di legge per la parità di accesso ai media e la tutela della dignità femminile. Ci saranno tante donne elette e penso che tanta di quella forza sentita fuori si possa portare dentro al Parlamento”.
Un’agora per le donne delle Terre di Siena. “Sono state settimane dense di incontri con lavoratori e lavoratrici – ha detto Cenni – Ho scelto, già durante le primarie, di assumere due impegni importanti per promuovere nuove forme di partecipazione e contatto con il territorio: il bilancio sociale e la costituzione dell’Agorà delle Terre di Siena, come luogo aperto e composta per il 50% da donne, dove confrontarci e stabilire modi di relazione nuovi per instaurare un dialogo, attivo almeno ogni sei mesi, che permetta di portare in Parlamento le istanze della nostra comunità. Sarà un piccolo contributo per accorciare le distanze, potenziarci a vicenda e per costruire insieme un’agenda di genere”.
Un percorso di genere da costruire insieme. “C’è una speranza ne sono convinta, l’ho incontrata in questi giorni quando ho visitato imprese e associazioni – ha concluso la candidata democratica – l’ho trovata nelle giovani donne e negli uomini che stanno facendo impresa. Questa è una comunità legata a doppio filo alla Banca, ma Siena non è solo la banca, ma cultura, offerta turistica e patrimonio agroalimentare. Oggi la nostra è una comunità attonita, ma sapremo reagire e uscire da questa difficile fase. C’è spazio per altre risorse, come il cibo e l’agricoltura a cui dare una centralità diversa. Possiamo cominciare a cambiare le priorità, se si investe nel sapere, nella ricerca, nell’agroalimentare e nel talento. C’è un pezzo di economia da rimettere in modo con i nostri giovani e con le donne. Due terzi delle nostre liste sono formate da volti nuovi, tanti giovani e tante donne che sono certa sapranno dare senso al necessario cambiamento”.