«Un giusto equilibrio tra sussidiarietà e finanza per riscoprire le nostre radici e guardare al domani con speranza, un cammino in cui il ruolo della banca diventa centrale nell’affiancare gli individui». Così Paolo Lorenzoni, presidente di Bancasciano Credito Cooperativo nel concludere la tavola rotonda dal titolo “Sussidiarietà e finanza” durante la Festa del Socio di sabato scorso ad Asciano. «A centouno anni questa banca – prosegue Lorenzoni – si muove in uno scenario molto diverso rispetto a quello in cui è stata fondata da Don Geremia. E oggi più che mai, con la crisi che attanaglia le famiglie e gli imprenditori, il ruolo di Bancasciano deve essere quello di agire nel segno di quei valori di trasparenza, coesione sociale e forte attaccamento al territorio che hanno segnato la nascita dell’istituto di credito».
Alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai, Roberto Amen anche Tania Groppi che ha portato il suo contributo di docente di diritto pubblico all’Università di Siena ripercorrendo le tappe della crisi economica in atto e proponendo alcune vie d’uscita: «La crisi globale scoppiata nel 2008 ha messo in crisi i diritti degli stati sociali anche se oggi, nonostante un maggiore senso di povertà, siamo più consapevoli dei valori. E da qui bisogna ripartire con la convinzione che tutto quello che ci serve per uscire dalla crisi è a nostra disposizione, e che bisogna rimettere al centro dell’agire collettivo la persona umana». Rimozione delle vischiosità, semplificazione delle norme e l’introduzione del principio di proporzionalità tra istituti di credito sono le proposte per uscire dalla crisi del direttore generale di Bancasciano, Marco Guerrini: «Siamo di fronte a schemi mai conosciuti fino ad ora – ha detto – che sfuggono a tutte le nostre teorie e esperienze, che impongono politiche economiche agli Stati che generano costi sociali immediati in cambio di una speranza di crescita in futuro. Il compito della nostra Banca, in qualità di istituto di credito cooperativo, è quello di investire i risparmi che riceviamo dall’economia reale per creare un circolo virtuoso che dia benessere alla comunità nella quale operiamo con spirito di servizio e attenzione ai nostri interlocutori. L’auspicio – ha concluso – è quello di riuscire a riappropriarci delle leve operative che la crisi ci ha bloccato». Esempi pratici di sussidiarietà nella comunità ascianese sono stati elencati dal sindaco Roberto Pianigiani: «Si tratta di un valore molto importante – ha spiegato – perché ci permette di perseguire e realizzare il bene comune. Mettere in campo la sussidiarietà significa, per i cittadini, avere un ruolo attivo nel mantenere le idee comuni. Ad Asciano, per esempio, i nonni si sono costituiti in associazione per aiutare i bambini ad attraversare la strada quando vanno a scuola da soli. E’ un modo attivo per sentirsi solidali».
I premiati – Al termine della tavola rotonda anche la consegna di una targa per Ildo Monaci, socio di Bancasciano da 50 anni e l’assegnazione di carte di credito ricaricabili per i soci e ai loro figli diplomati o laureati nell’anno 2011/2012. Per il diploma di terza media sono stati premiati Giulia Kasollari, Tommaso Mazzeschi, Martina Ciancagli, Francesca Marcucci, Giovanni Cera, Alberto Falciani, Jeremy Fagnani, Elena Sestini ed Elena Caneschi. Per il diploma di scuola media superiore: Francesco Lorenzini, Alessandro Trapassi, Eleonora Biancucci e Margherita Bari. Per il corso di laurea breve: Laura Ugolini, Cristina Frappi, Lucia Burroni. Per il corso di laurea specialistica: Gabriele Chiodini, Silvia Parricchi, Chiara Lo Monaco, Eva Mucciarini e Francesco Sforazzini. Per il corso di laurea specialistica Francesca Braconi.