Tutto positivo quindi?
“Non possiamo certo nascondere qualche lecita preoccupazione per il futuro occupazionale di tutti i dipendenti delle aziende coinvolte – spiega Massimo Onori della Fiom Cgil di Siena – con un’attenzione particolare per i circa 500 lavoratori attualmente occupati nei due siti produttivi della nostra provincia, già interessati da importanti ristrutturazioni ancora in corso – mobilità in Trigano e chiusura del sito di Trivolzio (Pavia) per la Sea – e dall’utilizzo del contratto di solidarietà in entrambi gli stabilimenti”.
“La storia ci insegna – continua Onori – che operazioni del genere raramente sono indolori e la crisi che stiamo attraversando da oltre 4 anni ha mostrato la faccia più crudele del mondo imprenditoriale che come uno squalo è pronto ad attaccare le prede in difficoltà per incrementare i profitti anche calpestando diritti, dignità e salari dei lavoratori”.
“In attesa di conoscere il nuovo piano industriale alla luce di questa acquisizione – conclude il sindacalista – ci auguriamo ovviamente che Trigano-Sea sia l’inizio di una storia diversa”.