Nei primi nove mesi del 2012 il turismo in provincia di Siena ha retto l’urto della crisi, confermandosi come uno dei settori trainanti dell’economia del territorio. E’ quanto emerge dalla lettura dei dati diffusi dall’Osservatorio turistico provinciale, che aggiorna mensilmente i flussi sul territorio, suddivisi per tipologia di struttura ricettiva, aree omogenee, comuni e offerta turistica.
Sul fronte arrivi, i dati riferiti al periodo gennaio-settembre 2012 attestano 1.313.999 turisti nelle Terre di Siena, con un aumento del 2,31 per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Di segno positivo, seppure più modesto (+0,49 per cento) anche il dato sulle presenze, che hanno superato, nei nove mesi, i 4 milioni (4.265.842 ). Numeri in crescita, dunque, trainati dagli stranieri che sono aumentati del 3,68 per cento negli arrivi e del 2,65 per cento nelle presenze. Gli arrivi degli italiani, infatti, crescono in percentuali inferiori e diminuisce la permanenza. Si conferma, dunque, il trend degli ultimi anni: una domanda interna in contrazione ben compensata dalla componente straniera che consente al territorio di registrare ancora performance positive, soprattutto se lette in relazione ai dati nazionali e regionali. Nel periodo analizzato, infatti, si registra un netto calo del turismo in Italia – meno 5,7 per cento gli arrivi e meno 6,8 per cento le presenze, secondo i dati provvisori Istat da gennaio a settembre – e si assiste a una contrazione anche a livello regionale – meno 1,4 per cento gli arrivi e meno 2,4 per cento le presenze, secondo i dati del Centro Studi Turistici per il 2012.
Dall’analisi dei dati dell’Osservatorio provinciale aggregati per area, nei primi nove mesi del 2012 si registra una crescita dell’Amiata, sia in termini di arrivi (+7,84 per cento) che di presenze (+2,85 per cento), seguita dall’Alta Valdelsa (+5,69 per cento gli arrivi, +3,99 per cento le presenze), da Siena e dall’area urbana, che registra variazioni percentuali intorno al 3 per cento su arrivi e pernottamenti. Nelle stesse aree cresce, sul fronte presenze, anche la scelta dell’alberghiero, con variazioni percentuali, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a doppia cifra in Val di Merse (+18,86 per cento). Il turismo interno tiene bene nell’area urbana (+6,79 per cento) e nel Chianti (7,99 per cento ), mentre cala sensibilmente in Val di Merse e in Valdichiana. Gli stranieri crescono in Val dl di Merse (+13,80), Crete (+4,82) e Valdelsa (+6,67).
Complessivamente, a sostenere il turismo alberghiero (+2,81 per cento arrivi, +1,45 per cento le presenze) è la domanda straniera. L’extralberghiero tiene negli arrivi (+1,33 per cento) e cala nelle presenze (meno 0,60 per cento). Dati che trovano conferma dall’analisi delle diverse tipologie di offerta: arte e affari, terme, campagna, montagna. Tengono tutte, sia sul fronte arrivi che pernottamenti, ad eccezione del termale, che registra un segno negativo di presenze, soprattutto per il calo del turismo interno. Particolarmente positivo, anche rispetto a dati regionali in calo per le aree montane, il risultato della montagna, con una crescita del 9,74 per cento negli arrivi, grazie alla clientela italiana, e del turismo rurale, con un incremento del 2,98 per cento delle presenze. In entrambi, segno positivo per i pernottamenti nell’alberghiero. Tiene anche l’offerta di arte, cultura e affari, che registra variazioni percentuali superiori al 2 per cento su arrivi e presenze.
Tutti i dati statistici sono consultabili sul sito della Provincia di Siena www.provincia.siena.it, area tematica turismo, sezione Osservatorio turistico.