Da aprile Siena sarà più accogliente nei confronti delle biciclette. A sentire una testimonianza di 130 anni fa, pare che la nostra città non abbia avuto una particolare predilezione per questo mezzo di trasporto.
<<Due ciclisti inglesi – ha ricordato l’assessore al traffico Stefano Maggi – che arrivarono in città nel 1884 furono obbligati a scendere a Porta Camollia, mentre a Firenze avevano pedalato indisturbati anche sul Ponte Vecchio.
Era mezzogiorno quando ci apparve Siena, presto fummo proprio sotto le sue mura. Nei tempi antichi si diceva: “Siena ti apre un cuore più grande della sua porta!”. Ma il cuore di colui che sedeva dentro l’ufficio presso la porta della città parve chiudersi al nostro arrivo. Quando gli passammo davanti ci ordinò di scendere. Al nostro “Perché?” disse che lo imponeva la legge>>.
In futuro, invece, Siena accoglierà le biciclette – come è emerso dalla conferenza stampa tenutasi oggi con il sindaco Bruno Valentini, l’assessore al traffico Stefano Maggi, il vicesindaco Fulvio Mancuso e il presidente dell’ass.ne Amici della Bicicletta Massimo Pagliai – facendo chiarezza in una situazione che appare confusa, ma che vede ogni giorno l’ingresso in città di circa 200 ciclisti.
<<Si potrà circolare ovunque nella ZTL del centro storico – ha annunciato l’assessore Maggi – e saranno vietati alle biciclette soltanto l’anello superiore di Piazza del Campo (nel tratto fra il Casato di Sotto e via Rinaldini) e la parte centrale di Piazza del Campo, nonché Banchi di Sopra, i vicoli dei Pollaioli, dei Borsellai, di San Pietro e di San Paolo, e la Costarella dei Barbieri>>. All’annuncio, infatti, seguirà l’ordinanza per rendere effettivo il Piano della ciclabilità relativo alla ZTL cittadina.
Saranno a breve individuati i punti dove collocare le rastrelliere per la sosta, previste, di massima, in via del Mercato, Piazza Chigi, viale Franci, Piazza Matteotti (in prossimità di via Pianigiani), Piazza S. Domenico, Via delle Terme (vicino a via della Sapienza), Piazza Indipendenza, via del Capitano (nella parte adiacente Piazza del Duomo), piazza Postierla, Piazza Sant’Agostino, Piazza S. Francesco, Logge del Papa, via dell’Oliviera (in prossimità del Ponte di Romana) e sottopassaggio della Lizza. Quest’ultimo punto potrebbe fare da premessa per il riuso della struttura come piccola ciclostazione in futura sinergia con quella prevista a piazzale Rosselli.
Si potrà dunque usare la bicicletta nel lastricato del centro storico con poche limitazioni, ma con velocità ridotta, a passo d’uomo (10 km/h), per evitare pericoli ai pedoni e ai ciclisti stessi.
<<Tutto questo – ha evidenziato il sindaco – è il primo passo, frutto dell’operato dell’ufficio mobilità, recentemente istituito con l’obiettivo di razionalizzare il traffico in una città che vede la presenza di quasi 1000 veicoli ogni 1000 abitanti (tra auto motocicli), nonostante la “delicatezza” del nostro tessuto urbano, per il quale ci stiamo impegnando per invertire l’attuale tendenza, incentivando la mobilità sostenibile, la pedonalizzazione e il trasporto pubblico. Una progettualità tesa alla riconquista di spazi di vivibilità per i cittadini ed i turisti>>.
Da tener presente che Siena nei primi nove mesi del 2013 ha registrato un più 2% di arrivi turistici (60% stranieri e 40% italiani) a differenza del trend in calo registrato a livello provinciale. Intanto sono in corso il completamento, insieme all’amministrazione provinciale, della pista ciclabile, per 2,4 Km che collega Due Ponti a Ruffolo; così come quella nella strada di Renaccio. In prospettiva, anche, il tratto che da Fontebecci raggiunge Piazza Matteotti e per il quale, senza incidere nelle carreggiate si dovranno ipotizzare sensi unici.
Felicissimo del progetto di ciclabilità anche il vicesindaco Fulvio Mancuso che, per l’occasione, è arrivato in conferenza stampa a bordo di una bici a pedalata assistita. <<Ci credo molto – ha detto – perché rientra nell’ambito della progettualità di Siena Smart City, di cui sto seguendo diversi aspetti come l’ampliamento, in città e in periferia, della WiFi libera che a breve coprirà anche la parte della Via Francigena di nostra competenza>>. <<Inoltre – ha proseguito – l’impegno di continuare a incentivare la mobilità non inquinante presto si concretizzerà in una dotazione di Bike sharing elettriche, per la quale stiamo predisponendo la gara, e che prevederà, in centro e nei parcheggi scambiatori, anche l’installazione di colonnine per la ricarica sia per le bici che per le auto>>.
Siena, insomma, a quasi mezzo secolo dall’introduzione, della prima ZTL a livello internazionale (era il 1965), sta lavorando per eliminare l’inquinamento atmosferico, dannoso alla salute come ai suoi tesori artistici con l’obiettivo di arrivare al 2019, data emblematica per il nostro percorso di candidatura a capitale europea della Cultura, ad ammettere, per la circolazione interna relata al rifornimento dei negozi, solo veicoli ad emissioni zero.
Ringraziamenti alle scelte attuate dall’amministrazione comunale sono pervenute da Massimo Pagliai, presidente dell’associazione Amici della Bicicletta di Siena <<è stata una collaborazione importante che ha dato risposte concrete alle nostre richieste. Auspico un fattivo proseguimento, anche su esempi europei, come quello che vede alcune aziende francesi rimborsare ai loro dipendenti 25 centesimi per ogni chilometro fatto per andare a lavoro in bicicletta, oppure la creazione di un AP dedicata alle informazioni sulla mobilità dolce ed i servizi offerti>>.
La strada è aperta. E, come ha sottolineato il sindaco Valentini <<Siena è sempre più mobile e non immobile>>. Non rimane che attivare quanto possibile per rendere sempre più vivibile e attrattiva Siena. Un’opportunità economica potrebbe essere quella, ricordata da Fabio Masotti, di poter accedere a un finanziamento regionale di 4 milioni di euro da destinare a progetti cofinanziati dagli enti per il 20%.