Un giro di onore dedicato a Berio, un cavallo che, con quattro vittorie su sei carriere disputate, è già entrato nella leggenda del Palio di Siena. Berio, che tra il 2002 e il 2005 ha dominato il Palio vincendo nella Tartuca, due volte nel Bruco e uno nella Torre, avrà un altro “momento di gloria” sabato 13 agosto quando, prima dell’inizio della Tratta, sarà condotto per un giro d’onore nella Piazza che lo ha visto trionfare per quattro volte, sempre montato dal fantino Luigi Bruschelli, detto “Trecciolino”. Il barbero, che oggi ha quattordici anni, e vive con il proprietario Marcello Roti, vinse per la prima volta nella Tartuca, il 16 agosto del 2002, replicando il successo un anno dopo, il 16 agosto 2003, nel Bruco. Sempre per la Contrada di via del Comune conquistò il terzo successo, nel luglio del 2005, l’anno del “cappotto” per il barbero che, il 16 agosto, riportò la vittoria nella Torre. Berio sarà condotto, nella sua passeggiata d’onore di sabato prossimo, da Lorenzo Giovani, detto “Ricciolino”, che è stato un suo allenatore.
L’impegno di Siena per la tutela del cavallo “Il cavallo – afferma Franco Ceccuzzi, sindaco di Siena – è l’assoluto protagonista del Palio e l’amore dei senesi verso questo animale può essere apprezzato soltanto conoscendo nel profondo la nostra festa. Le amministrazioni comunali che si sono susseguite hanno sempre messo in campo il massimo sforzo per migliorare la sicurezza dei cavalli, dall’istituzione del protocollo equino allo screening ematico, dagli addestramenti, all’esclusione dei purosangue, fino al monitoraggio sistematico della pista agli studi biometrici e centinaia di visite veterinarie che si svolgono durante tutto l’anno. La prossima revisione del protocollo sarà un’altra tappa di questo cammino che inizieremo subito dopo la Carriera dell’Assunta per mantenere ‘calda’ l’attenzione e cominciare un inverno di importante lavoro nell’interesse della Festa”.
Un legame profondo unisce il cavallo, i contradaioli e la città “Accanto a tutto questo – prosegue Ceccuzzi – ci sono le emozioni e i ricordi che ci legano ai cavalli, sia che essi abbiano scritto la storia del Palio con grandi vittorie sia che, pur senza vincere, abbiano segnato la storia personale di ogni contradaiolo. Siena non si dimentica dei suoi ‘eroi’ e l’omaggio a Berio vuole essere il riconoscimento ad un grande campione e, al contempo, la dimostrazione di un legame profondo tra il cavallo, i contradaioli e la città”.