” Una città d’arte che riduce la cultura non ha futuro”, il comunicato del Associazione Centro Guide Turistiche e Ambientali Siena e provincia

Santa Maria della Scala

Per quasi mille anni questa città ha avuto il privilegio e la capacità di alimentare l’unica Istituzione che, nel corso dei secoli, ha mantenuto alto il suo nome. Quando la sua arte, la sua egemonia culturale, la sua lungimiranza, la sua modernità, sono venute meno, il Santa Maria della Scala non ha mai ceduto, non si è mai sottratto alle trasformazioni necessarie perché la città potesse, in altro modo, essere apprezzata. L’Istituzione non ha mai tradito la sua città. Ecco perché è inaccettabile pensare che la città, ora, possa tradire ciò che l’ha sostentata per così lungo tempo.

Noi Guide Turistiche di Siena abbiamo visto la nascita di un complesso museale che aveva, ed ha, potenzialità straordinarie; gli spazi, le idee, la cultura, i progetti, la conservazione: ingredienti prestigiosi e rari, tutti presenti e utilizzabili. Come potevamo pensare che si potesse disattendere una promessa così importante? Una città che ha la volontà di candidarsi a Capitale della Cultura non può, non deve annegare i suoi progetti migliori; non può, non deve abbandonare la sua cultura. Sulla cultura, Siena, non può e non deve “risparmiare”. Non è chiudendo uno dei pochi spazi teatrali della città, la sala “Lia Lapini” ad esempio, che le sorti del governo locale si potranno recuperare. Perché ci si possa nutrire, la cultura va nutrita. Ma purtroppo pare che la tendenza futura sia quella di dimenticarsi proprio di questo, e cioè del motore vero che ha fatto, e fa, di Siena una città europea.

Il Santa Maria della Scala non è solo la scommessa futura di questa realtà. Non è solo la potenziale fucina di quel progetto splendido che quasi 20 anni fa doveva essere messo in atto. Non è solo il perfetto luogo di incontro e crescita di esperienze artistiche, artigianali, professionali, come la sua (mancata) riconversione aveva promesso. E’ anche e soprattutto un impiego che molte persone perderanno. E a loro va tutta la nostra solidarietà. Mai come adesso tutto appare inevitabilmente precario: un posto di lavoro in un museo così come il “buon” turismo in generale. Un città d’arte che riduce il ventaglio delle offerte culturali non ha futuro.

E’ per tutte queste ragioni che le Guide Turistiche chiedono con forza e partecipazione profonda che le energie e gli sforzi vengano concentrati concretamente sul salvataggio del nostro patrimonio culturale, della nostra vera e unica ricchezza, dell’unico prodotto che è possibile e necessario offrire. Se abbandoniamo tutto questo e se ci arrendiamo a una sorte immeritata, non perderemo solo tanti posti di lavoro e un museo. Avremo tradito la vocazione storica di questa città, avremo reciso le radici e avremo rinunciato per sempre a crescere.

Associazione Guide Turistiche Siena e provincia

Associazione Centro Guide Turistiche e Ambientali Siena e provincia